Aldo Grasso invita a riflettere su Orsini in Rai, Orsini parla di Aldo Grasso su YouTube

Si tratta di un incrocio di mezzi di comunicazione e di audience. L'attenzione, in questo modo, si concentra a partire da due fronti

22/12/2022 di Gianmichele Laino

Se il problema, come sottolinea Aldo Grasso sul Corriere della Sera, riguarda la visibilità sul servizio pubblico, forse, è opportuno ricordare che oggi – attraverso i vari nuovi media – la visibilità non è soltanto qualcosa che si ottiene in televisione o sui giornali. Lo ha dimostrato Alessandro Orsini, anche attraverso i suoi video su YouTube. Che non si limitano a circolare tra i 25mila iscritti del suo canale, ma che vanno oltre, conquistando le timeline di Twitter, di Facebook e persino di Instagram. Soprattutto perché aiutati nella circolazione anche dalle persone che sollevano critiche ed eccezioni nei confronti del docente. Il video di Orsini contro Aldo Grasso – in cui il nome del giornalista e critico viene ripetuto quasi come un mantra – è uno dei più caldi del momento, ad esempio.

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Orsini contro Aldo Grasso e il video che si prende visibilità dopo che il giornalista aveva chiesto di non darla al docente

Aldo Grasso, due giorni fa, aveva dedicato la sua rubrica sul Corriere della Sera alla gaffe di Orsini, che aveva tradotto – probabilmente attraverso Google Translate – il cognome di un giornalista premio Pulitzer del NY Times (William J. Broad, che è diventato – per Orsini – William J. Ampio): «Le trasmissioni televisive (chiamiamole così, per stare sul generico) sono coscienti dei limiti culturali del prof. Orsini e del suo filoputinismo ma lo invitano perché le sue sceneggiate fanno aumentare gli ascolti, finiscono sui social, rilanciano il programma. È un problema molto serio, non c’entra nulla con le gaffe. È un problema che i vertici del servizio pubblico, la direzione di Rai 3 dovrebbero porsi al più presto».

Dunque, un problema di visibilità. Tuttavia, come abbiamo già avuto modo di evidenziare, le trasmissioni televisive – comprese quelle della Rai – non sono l’unico modo per ottenerla. Anzi, alimentare la polemica attraverso articoli che hanno una ampia circolazione sui social network – la condivisione dei link su Twitter, Facebook, Instagram è un fenomeno noto – non fa altro che concedere altri spazi di visibilità. Che Orsini – come dichiara lui stesso nel suo video contro Aldo Grasso – riesce a veicolare nel modo più efficace, capitalizzando tutto su YouTube e social network. Fino ad arrivare al seguente paradosso: «So esattamente quali tasti premere – dice Orsini nel suo ultimo video contro il giornalista del Corriere della Sera -. E so esattamente le reazioni ai tasti che premo. Aldo Grasso, io ti faccio dire quello che io voglio dire. Aldo Grasso, io vi uso come cose».

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