Non solo Twitter e Meta: grandi aziende tra cui Microsoft e Google licenzieranno molti dipendenti

Durante la pandemia queste aziende hanno visto aumentare i propri ricavi e sono state sopravvalutate in borsa ma ora la crescita non è più così sostenuta e la situazione economica globale non è favorevole né per le aziende né per gli investitori

25/01/2023 di Giordana Battisti

Le principali società o aziende che gestiscono social network o si occupano di altri settori legati alla tecnologia e al digitale stanno riducendo di molto il personale. Di “licenziamenti di massa” si è parlato molto quando Elon Musk, diventato capo di Twitter alla fine di ottobre del 2022, ha deciso di licenziare circa la metà dei 7.500 dipendenti totali della società. Poco dopo anche Meta ha annunciato che avrebbe licenziato 11mila dei suoi 87mila dipendenti totali. Altre grandi società come Amazon, Google, Microsoft e Spotify hanno preso decisioni simili a partire dall’inizio dell’anno: anche per questo si è iniziato a parlare di “crisi di Big Tech”. Apple rappresenta l’unica eccezione in questo quadro generale di crisi del settore tecnologico perché è l’unica azienda che non ha annunciato licenziamenti.

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Licenziamenti Big Tech. Non solo Twitter e Meta, quali altre aziende hanno deciso di licenziare?

Microsoft aveva annunciato una prima riduzione del personale, di mille dipendenti, a ottobre dello scorso anno ma pochi giorni fa ha comunicato che nei prossimi mesi licenzierà circa 10mila dipendenti, pari a circa il 5% del totale. Satya Nadella, amministratore delegato dell’azienda, ha spiegato che durante la pandemia le entrate erano migliorate perché molte persone avevano deciso di investire in dispositivi digitali e sistemi informatici ma questa tendenza non si è stabilizzata anche dopo. Per questo la rapida crescita dell’azienda, che a giugno scorso era passata da 181mila dipendenti a 221mila, sarebbe difficile da sostenere nella situazione economica attuale. Microsoft comunque continuerà ad assumere personale per alcuni incarichi specifici e ha confermato l’investimento di 10 miliardi su OpenAI. Anche Google ha comunicato che licenzierà 12mila dipendenti a livello globale, pari a circa il 6% del totale.

All’inizio dell’anno Amazon ha annunciato che licenzierà 18mila dipendenti. La più grande azienda di e-commerce al mondo ha circa 1,5 milioni di dipendenti, quindi i licenziamenti riguarderanno poco più dell’1% del personale totale. In ogni caso, quella di Amazon è la più grande riduzione del personale tra tutte quelle annunciate finora dalle aziende del settore tecnologico.

L’ultima società ad aver annunciato una decisione simile è Spotify, che ridurrà del 6% i suoi circa 9.800 dipendenti totali. L’amministratore delegato Daniel Ek ha spiegato le ragioni di questa decisione in un messaggio inviato ai dipendenti in cui dice di essere stato «troppo ambizioso ad investire oltre la nostra crescita dei ricavi».

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