Mail ‘na gioia: i giorni di passione dei clienti Libero e Virgilio
I primi problemi nella notte tra domenica e lunedì. Poi una serie di comunicati e la soluzione che lentamente sta tornando quasi alla normalità
28/01/2023 di Redazione Giornalettismo
Posta elettronica, ma non troppo. Quel che è successo nel corso della settimana ai due provider Libero e Virgilio ha condizionato – in negativo – la vita di milioni di cittadini italiani (e non solo). Nessuna possibilità di inviare una e-mail, impossibile anche ricevere una mail. Anzi, nessuno (ma proprio nessuno, fatta esclusione per chi aveva un account PEC) poteva accedere al servizio offerto dalle due piattaforme gestite da ItaliaOnline. Ovviamente, nonostante il tentativo di spiegazioni tecniche, non sono mancate le polemiche. Ma anche i tentativi di speculazione da parte di chi opera nel dark web. Alla fine, lentamente (molto lentamente) la situazione ha iniziato a percorrere la via della risoluzione.
Libero e Virgilio mail down, la settimana di passione
Tutto è iniziato nella notte tra domenica 22 e lunedì 23 gennaio, quando i primi possessori di un indirizzo mail basato sui domini Libero e Virgilio hanno segnalato i primi problemi. Anzi, il problema principe: è impossibile accedere alla propria casella di posta elettronica. Da lì, dopo qualche ora, ItaliaOnline ha pubblicato il primo comunicato in cui chiedeva scusa e si rammaricava per quanto stava accadendo. Ma la situazione non è cambiata. Con il passare dei giorni, infatti, si è arrivati a una spiegazione “tecnica” da parte dell’azienda: tutta colpa di un «Bug del sistema operativo nello storage di un vendor esterno» utilizzato per implementare i servizi.
Giornalettismo ha analizzato a fondo quanto accaduto, partendo dalla mera cronaca degli eventi, fino ad arrivare all’analisi della spiegazione tecnica fornita da ItaliaOnline. Non si è trattato di un attacco hacker (almeno per il momento non ci sono elementi in quella direzione) e un file – una combolist di indirizzi mail e password – iniziato a circolare su Telegram sembra essere la riproposizione di un data leak subìto da Libero nel 2016. Quindi nessun dato nuovo rispetto a quel che la cronaca del passato ci ha già raccontato. E la conferma è arrivata anche da Pierguido Iezzi, Ceo di Swascan. Ma la settimana di passione non si è fermata a Libero e Virgilio: mercoledì, infatti, anche Microsoft ha avuto i suoi problemi. Migliaia di utenti (un problema globale, ma che non ha colpito tutti) non hanno potuto utilizzare per ore le applicazioni legate al pacchetto di Office365. Poi, fortunatamente, il problema è stato risolto. Ma Giornalettismo ha provato a immaginare una giornata lavorativa senza il supporto di quegli strumenti diventati parte integrante della nostra quotidianità.
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