Ma è vero che Giani in Toscana ha vinto grazie a Italia Viva?

Lo ha detto Matteo Renzi, ma i dati reali non vanno in quella direzione

22/09/2020 di Enzo Boldi

Il giorno dopo è sempre quello delle riflessioni, delle analisi. Tutti i principali attori della politica italiana hanno parlato del risultato delle elezioni Regionali: da Salvini a Meloni, passando per Zingaretti, Di Maio. E poi c’è Matteo Renzi che ha rivendicato il ruolo primario di Italia Viva in Toscana: secondo l’ex presidente del Consiglio, il suo partito ha contribuito fortemente al successo di Eugenio Giani contro Susanna Ceccardi. Ma i numeri dicono altro.

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Partiamo dalla dichiarazione di Matteo Renzi: «È evidente che nel momento in cui si indicava la Toscana come la Regione-chiave su cui giocare la partita, la partita della vita di questo passaggio elettorale, la vittoria di Eugenio Giani fa la differenza. E quindi questa strana coalizione, questi amici per errore che si sono ritrovati, utilizzando una bella canzone di Tiziano Ferro, hanno oggi la possibilità di andare fino al 2023 con questa maggioranza».

Italia Viva in Toscana, la versione di Renzi

Un discorso incontestabile che fa l’esatta fotografia dell’importanza – per il governo – di non aver lasciato la Regione Toscana nelle mani del Centrodestra, evento che avrebbe messo a rischio (seriamente) la solidità dell’esecutivo. Poi, però, arriva l’analisi del ruolo di Italia Viva in Toscana: «Penso che non ci sia nessuno tra gli osservatori politici che non sappia che in Toscana noi siamo stati politicamente decisivi, per la selezione delle candidature, per la campagna elettorale e per il rush finale che è stato fatto quando si era sotto. Per l’organizzazione degli eventi e per la generosità con cui i candidati di Italia Viva negli ultimi dieci giorni hanno fatto campagna a tappeto più sul Presidente che non sulla lista, dove era più doveroso che fosse».

Le candidature ombra

Insomma, leggendo i risultati di Italia Viva in Toscana (messi in relazione con il totale delle preferenze ottenute da Eugenio Giani e da Susanna Ceccardi) sembra proprio che il lavoro sotto traccia del partito di Matteo Renzi sia rimasto molto celato agli occhi degli elettori. Anche senza quel 4,48%, infatti, il candidato del Centrosinistra avrebbe comunque superato la candidata leghista. Insomma, il partito di Renzi, questa volta, ha funzionato più come organizzatore di eventi (lo ha detto il suo stesso leader) che come forza politica.

(foto di copertina: da SkyTg24 + Risultati elettorali Regione Toscana)

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