Laura Castelli fa una gaffe sulla ‘mini-mini-Ires’ delle «partite Iva» | VIDEO

Castelli di gaffe. La viceministro pentastellata all’Economia e alle Finanze è tornata a far parlare di sé, ma non in positivo. Durante una diretta Facebook per spiegare i dettagli del Decreto Crescita, l’esponente del Movimento 5 Stelle ha provato a spiegare cosa prevede questa presunta mini-mini-Ires inserita e fortemente voluta dal M5S all’interno del dl. Peccato che, quando ha affrontato il capitolo Ires, abbia sbagliato sia i numeri che i riferimenti.

«Noi avevamo inserito a mini-Ires dentro la legge di bilancio che siamo riusciti ancora a ridurre come tassazione addirittura di nove punti percentuali – ha rivendicato fieramente Laura Castelli nel suo video in diretta su Facebook -. Abbiamo reso la mini-Ires ancora più mini per tutti quei redditi che arrivano fino alla soglia dei 65mila, quelli dei professionisti». In Economia, quando di parla di ‘professionisti’, si fa riferimento alle cosiddette ‘partite Iva’ che, per definizione, non sono tenuti a versare l’Ires.

 

L’Ires, la tassa che colpisce le aziende e non le partite Iva

L’Ires, infatti, è l’imposta sul reddito delle società – nell’ultimo anno se ne è tornato a parlare dopo che nella Manovra 2019 il governo aveva scritto espressamente del suo aumento anche per le Onlus e le associazioni No-Profit, prima del passo indietro dovuto al tam tam mediatico – e non riguarda i singoli professionisti che vivono nel regime fiscale della partita Iva, a meno che non decidano di creare e fondare una società. Ma questa è un’ovvietà dato che c’è una bella differenza tra professionista e azienda.

La riduzione del 9% (che in realtà è, al massimo, del 3,5%)

Insomma, ancora una volta Laura Castelli è inciampata in Economia e lo ha fatto in tempo per l’esame di Maturità. Inoltre, nel suo video in diretta, la viceministro parla di mini-mini-Ires, con una riduzione di ben 9 punti percentuali. Nel testo del decreto crescita, però, si parla di riduzione massima del 3,5%. Una bella differenza, soprattutto perché la matematica non è ancora un’opinione. Ma questo lo diciamo noi.

(foto di copertina: da diretta Facebook di Laura Castelli)

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