De Marco risponde al pm: «Consapevole di aver fatto una cavolata, dovevo chiedere aiuto»

Anche il suo avvocato lo descrive come molto provato

01/10/2020 di Redazione

È stata l’invidia. Antonio De Marco continua a riproporre questo tema davanti agli inquirenti che gli continuano a chiedere dettagli sull’omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, a Lecce. Lo studente di Scienze Infermieristiche, tirocinante al Vito Fazzi, prosegue nelle sue dichiarazioni, anche se i magistrati e il suo avvocato continuano a evidenziare come sia particolarmente provato.

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Invidia Antonio De Marco, le risposte ai pm

Una cosa, però, sembra essere ben chiara. Antonio De Marco si sta rendendo conto della portata del suo gesto. Ciò che non aveva fatto nei mesi precedenti al delitto, quando ha pianificato tutto nei minimi dettagli, ha scritto i bigliettini con l’itinerario da seguire per evitare le telecamere, ha ideato il colpo di teatro con la scritta da lasciare su un muro della casa, si sta realizzando in queste ore di custodia.

E quando il pm ha chiesto se si fosse reso conto di aver fatto una stupidaggine, Antonio De Marco ha risposto di sì. Perché non accettava la vita felice della coppia di fidanzati, perché non poteva tollerare il loro modo di stare insieme, come se lui fosse escluso da qualsiasi cosa. Ma i magistrati non si accontentano di queste risposte, cercano anzi di indagare più a fondo per cercare di capire se ci fosse stato qualche altro elemento che ha spinto De Marco a commettere un omicidio premeditato così a lungo.

Invidia Antonio De Marco: «Forse avrei dovuto chiedere aiuto»

Una premeditazione e una crudeltà (le 60 coltellate) che potrebbero portare Antonio De Marco alla condanna all’ergastolo. Ora, l’avvocato Andrea Starace – nominato dalla famiglia di De Marco che, dunque, pur nel dolore per quanto commesso dal figlio ha deciso in qualche modo di fornirgli supporto – fa emergere anche un altro aspetto. De Marco si sarebbe reso conto che, nel momento in cui stava pianificando il delitto, avrebbe dovuto chiedere aiuto. Troppo presto per parlare di pentimento, ma sembra che si stia andando in questa direzione.

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