Instagram propone contenuti sulla perdita di peso agli adolescenti

La ricerca che sostiene questa teoria sui contenuti sulla perdita di peso Instagram, riportata anche in un approfondimento sul Guardian, è stata contestata da Facebook

25/07/2021 di Ilaria Roncone

I contenuto sulla perdita di peso Instagram continuano a comparire a tutti quei ragazzi adolescenti che, anche solo brevemente, durante lo scroll si fermano su post dedicati al fitness. L’approfondimento del Guardian in merito parla in particolare delle ragazze che, una volta mostrato interesse per un contenuto fitness, vedono la propria sezione “Esplora” riempirsi letteralmente di una valanga di post sulla perdita del peso. Nonostante gli sforzi del social per etichettare i contenuti pro anoressia, apparentemente i post sulla perdita di peso Instagram sono ancora fin troppo presenti nei feed delle giovanissime e dei giovanissimi.

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I contenuti sulla perdita di peso Instagram legati all’algoritmo

La conclusione è frutto di una ricerca creando una serie di profili attribuiti a minori realmente esistenti. Esprimendo gradimento per una serie di post è emerso quanto velocemente l’algoritmo della rete abbia riempito la zona “Esplora” dei profili utilizzati di materiale potenzialmente dannoso, soprattutto se rivolto a un pubblico di quell’età.

Il risultato è che con i profili degli adolescenti basta mettere un mi piace a un post e aggiungere un account che trattano queste tematiche per vedere cambiare in maniera radicale il materiale che viene suggerito. Dall’esercizio fisico per modellare il corpo a immagini irreali di persone scolpite e palesemente distorte, la netta virata nella presentazione di contenuti tarati sulla persona è evidente.

Nonostante l’ammissione e le scuse per aver proposto contenuti di questo tipi a chi soffre di disturbi alimentari, nonostante l’accusa per gli influencer che pubblicizzano prodotti per la perdita di peso dannosi per la salute, le ricerche evidenziano come il social debba fare ancora molto per proteggere le persone – e gli adolescenti in particolare – da questo genere di contenuti.

Instagram contesta la ricerca

La ricerca, che è stata condotta da Revealing Reality e commissionata dalla 5Rights Foundation, è stata contestata da un portavoce di Facebook per la metodologia dello studio: si tratterebbe di «conclusioni radicali sull’esperienza complessiva degli adolescenti su Instagram da una manciata di account avatar». Oltre a questo, gran parte dei contenuti contestati sarebbero stati cercati attivamente – non suggeriti – e «molti di questi esempi precedono i cambiamenti che abbiamo fatto per offrire supporto alle persone che cercano contenuti relativi all’autolesionismo e ai disturbi alimentari».

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