Incidente Lodi, cosa è successo: la dinamica dello schianto

Tutti si fanno la stessa domanda sull’incidente Frecciarossa: cosa è successo? Com’è stato possibile che un treno tra i più moderni a dispozione delle Ferrovie dello Stato si sia schiantato in quel modo, con la linea ferroviaria non trafficata (era il primo convoglio del mattino partito da Milano e diretto a Salerno, l’AV 9595)? I vigili del fuoco che sono accorsi sul posto per prestare soccorso ai 28 passeggeri presenti sul treno e al personale di bordo hanno provato a descrivere la dinamica dello schianto che ha ucciso due persone, i due macchinisti alla guida del convoglio.

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Incidente Frecciarossa cosa è successo

Innanzitutto il bilancio provvisorio: due morti, un ferito grave (rottura del femore) sempre tra il personale di bordo e 28 passeggeri feriti in maniera piuttosto lieve. Lo schianto potrebbe avere avuto delle conseguenze più gravi se fosse capitato a un treno più affollato.

Il treno è deragliato in provincia di Lodi. Per cause ancora da accertare, la motrice si sarebbe staccata dal resto del convoglio nei pressi di Ospedaletto Lodigiano. Dopo il distacco della motrice, quest’ultima avrebbe viaggiato con un effetto fionda per altri 400 metri, nel corso dei quali ha urtato tutto quello che trovava sul proprio percorso, compresi i cartelli segnaletici e un carrello merci che si trovava sui binari.

Incidente Frecciarossa cosa è successo: la motrice all’origine del problema

La sua corsa è terminata contro un casotto delle Ferrovie. Quella che si vede nella fotografia, adagiata su un fianco, non è la motrice, ma la carrozza numero uno del convoglio. Quest’ultima, dopo il distacco della motrice si è accasciata su un fianco. Il resto del treno, invece, non ha subito danni particolarmente rilevanti e questo ha permesso alle altre persone presenti di restare ferite soltanto in modo lieve, in virtù del colpo di frusta subito in seguito alla brusca frenata delle carrozze rimaste sui binari.

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