L’ennesimo titolo sconsiderato su una prof morta e il vaccino Astrazeneca

Addirittura si va a ricercare un nesso con una somministrazione avvenuta un mese prima del decesso

26/03/2021 di Redazione

Nelle ultime ore, alcuni articoli hanno raccontato la storia della docente Ilaria Pappa, 31 anni, morta all’ospedale Cardarelli di Napoli. Quest’ultima era stata ricoverata il 16 marzo scorso in seguito a un malore, nel reparto di Neurologia. Successivamente aveva avuto un arresto cardiaco ed era stata trasferita in terapia intensiva. Una storia sicuramente tragica che, tuttavia, alcuni organi di stampa hanno deciso di affrontare per un motivo ben preciso: la donna, in quanto docente, aveva ricevuto la prima dose del vaccino Astrazeneca il 28 febbraio, in occasione della campagna di vaccinazione che aveva coinvolto il personale scolastico delle isole di Ischia e Procida.

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Ilaria Pappa e il modo usato dai giornali per raccontare la sua storia

Sembra quantomeno azzardato, anche a un’analisi più superficiale, mettere in correlazione il tragico evento della morte della docente con una somministrazione del vaccino risalente a più di 25 giorni fa. Tra la vaccinazione e il malore, inoltre, erano trascorsi 17 giorni.

Già a inizio marzo, in una fase in cui le vaccinazioni venivano somministrate a un ritmo più basso rispetto alle ultime due settimane, si era scatenata una vera e propria campagna allarmistica che ha coinvolto alcuni titoli giornalistici: la stampa dava vasta eco a casi di presunte correlazioni che poi, ad un’analisi più approfondita, risultavano non sussistere. In questo crescendo mediatico, si è arrivati alla clamorosa sospensione delle vaccinazioni con AstraZeneca e agli ulteriori accertamenti da parte di Ema che, del resto, non hanno riscontrato nulla di anomalo.

Nonostante la lezione dei giorni scorsi, evidentemente, non ci si è ancora decisi a fare attenzione alla proposta di questo tipo di notizie.

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