Il caso Balocco-Ferragni e l’influencer marketing fatto male

La vicenda, con la sanzione e il provvedimento dell'Antitrust, getta ombre sulle sponsorizzazioni e gli accordi commerciali sui social

23/12/2023 di Redazione Giornalettismo

Il caso Balocco Ferragni ha occupato buona parte delle pagine dei giornali, con evidenti riflessi anche sui principali social network. Il provvedimento dell’AGCM che ha condannato Chiara Ferragni (attraverso due società riconducibili a lei) e l’azienda di dolci (anche) tipicamente natalizi al pagamento di una sanzione (pari a 1,4 milioni in totale) ha, ovviamente, scatenato il dibattito pubblico. L’accusa, secondo l’Antitrust è quella di aver violato almeno 3 articoli del cosiddetto “Codice del Consumo” nella sponsorizzazione di un pandoro – era il Natale dello scorso anno – di un pandoro in edizione Pink Christmas. Si parla di pratiche commerciali ingannevoli e scorrette, in quanto il consumatore era portato a credere che l’acquisto di un pandoro #Balocco (griffato Ferragni) contribuisse a una raccolta da devolvere in beneficenza all’Ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino. In realtà, 50mila euro erano già stati versati dall’azienda nei mesi precedenti. Da qui le accuse.

Balocco-Ferragni, l’influencer marketing fatto male

Una vicenda spinosa e dai contorni molto delicati. Talmente delicati che anche la “politica” ha deciso di commentare l’accaduto. A farlo, per esempio, è stata anche la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sfruttato l’occasione per attaccare – senza citarne il nome, ma solo l’accaduto – Chiara Ferragni. Senza, però, spiegare alla platea di Atreju cosa sia realmente successo. E così, anche sui social si è creata una confusione dai confini molto labili. L’imprenditrice digitale, dalla pubblicazione del provvedimenti dell’AGCM, ha perso oltre 16mila follower. Una goccia nell’oceano. E anche il profilo Instagram di Balocco non ha subìto grandi variazioni.

Sta di fatto che questo caso sembra essere l’emblema dell’influencer marketing fatto male. Innanzitutto perché il sito ufficiale di Balocco non risulta più essere ben indicizzato sui motori di ricerca. In secondo luogo, perché riapre la ferita della comunicazione pubblicitaria sui social network. E prima di Ferragni, anche altri grandi “VIP” dell’ecosistema digitale hanno commesso errori fatali in termini di comunicazione e marketing. Come accadde anni fa a Kim Kardashian.

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