Dopo l’accordo sul Recovery Fund, Conte ribadisce la propria posizione sul Mes

21/07/2020 di Enzo Boldi

I soldi ci sono e arriveranno, ma da febbraio 2021. All’Italia sarà destinata la fetta più ampia dei sussidi e dei prestiti del Recovery Fund, soldi che dovranno essere utilizzati per far ripartire il Paese dopo le grandi difficoltà economiche provocate dalla crisi legata all’emergenza sanitaria. E nel frattempo, secondo quanto dichiarato da Giuseppe Conte nella sua conferenza stampa da Bruxelles, sembra non esserci l’intenzione da parte del governo italiano di chiedere altri fondi: quei 36 miliardi del Mes per le spese sanitarie (e per quanto correlato).

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«La mia posizione non è mai cambiata: il Mes non è il nostro obiettivo – ha detto il Presidente del Consiglio in diretta dalla sala stampa di Bruxelles -. L’obiettivo è valutare il quadro di finanza pubblica e utilizzare tutti i piani che sono nell’interesse dell’Italia. Il piano che oggi approviamo ha assoluta priorità. Ci sono prestiti molto vantaggiosi». Insomma, il governo italiano, dopo l’accordo raggiunto sul Recovery Fund, sembra voler lasciare da parte i fondi del Meccanismo Europeo di Stabilità.

Giuseppe Conte ribadisce il no al Mes

«Il governo italiano è forte: la verità è che l’approvazione di questo piano rafforza l’azione del governo italiano – ha proseguito Giuseppe Conte -. Ora avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese. Ora dobbiamo correre». L’Italia, dunque, sembra poter pensare al futuro con maggiore tranquillità, anche se il presente resta sempre un punto interrogativo. Fino a febbraio, infatti, non arriveranno i soldi del Recovery Fund. In sintesi: il piano per il rilancio non potrà che essere previsto per il futuro con la prossima legge di Bilancio che, questa volta, avrà un fondo economico molto più profondo al quale attingere. Ma dal prossimo anno.

(foto di copertina: da pagina Facebook di Giuseppe Conte)

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