Giro d’Italia rinviato a data da destinarsi

13/03/2020 di Redazione

Erano già arrivate notizie non confortanti dall’Ungheria, da dove il Giro d’Italia 2020 sarebbe dovuto partire. Ora, però è ufficiale anche in Italia: la corsa rosa sarà rinviata a data da destinarsi e il nuovo appuntamento non sarà reso noto prima del 3 aprile prossimo quando, ci si augura, le misure di contrasto al coronavirus prese in Italia daranno i primi effetti positivi.

Révész Máriusz è un parlamentare ungherese ed è stato lui a comunicare – in anticipo sugli organizzatori del Giro d’Italia – che sembra essere saltata la possibilità di disputare le prime tre tappe della corsa rosa in territorio magiaro, come previsto dal calendario. La motivazione, ovviamente, è legata all’epidemia di coronavirus e al suo espandersi anche in Ungheria. Affidando un messaggio ai social network, il parlamentare ha spiegato le cause e le tappe che hanno portato a questa scelta.

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Partenza Ungheria del Giro d’Italia annullata

«A causa della grave situazione di malattia in Europa – scrive -, non sarà possibile organizzare le prime tre fasi del giro d’Italia in Ungheria nel maggio 2020. Nelle ultime tre settimane si sono verificati diversi negoziati tra organizzatori ungheresi e italiani: il comitato organizzatore ungherese ha annunciato più volte che la competizione non può danneggiare la sicurezza e la salute del popolo ungherese. Il 12 marzo, il comitato organizzatore delle tappe iniziali ungheresi del Giro d’Italia ha annunciato al partner italiano l’impossibilità di prevedere la partenza in Ungheria. L’obiettivo di entrambe le parti, ora, è quello di cambiare il contratto per partire dall’Ungheria in una data successiva».

Un colpo durissimo per la corsa rosa. Al momento, le ultime dichiarazioni ufficiali sul suo svolgimento risalgono a qualche giorno fa, quando erano state annullate altre tre gare organizzate dal gruppo RCS, ovvero le Strade Bianche, la Tirreno-Adriatico e la Milano-Sanremo. L’ipotesi dell’annullamento del Giro d’Italia, aveva detto Mauro Vegni in quella circostanza, era talmente grave da non essere al momento presa in considerazione. Tuttavia, si parla di dichiarazioni rilasciate prima dei dpcm che hanno reso l’Italia una grande zona rossa. Le notizie che arrivano dall’Ungheria, ora, scombussolano i piani della partenza del Giro. Ma potrebbero avere degli effetti a cascata anche sulle tappe italiane della corsa rosa.

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