Il Garante per la privacy ha aperto un’istruttoria su FakeYou, l’app che simula le voci dei politici

Il comunicato stampa pubblicato oggi spiega quali sono le preoccupazioni del Garante riguardo i deepfake

13/10/2022 di Giordana Battisti

Il Garante per la protezione dei dati personali ha aperto un’istruttoria nei confronti della società The Storyteller Company – FakeYou che fornisce FakeYou, la piattaforma creata da Brandon Thomas che consente di riprodurre file di testo mediante voci false di personaggi noti, anche italiani. La decisione del Garante si è resa necessaria dopo che negli ultimi giorni hanno cominciato a diffondersi degli audio in cui si sentivano voci che sembravano quelle di Giorgia Meloni e di Silvio Berlusconi e che in realtà erano state create grazie all’intelligenza artificiale su FakeYou.

Il video falso in cui il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, chiedeva alla popolazione di arrendersi diffuso poco dopo l’invasione russa in Ucraina è stato creato da un’intelligenza artificiale per sembrare autentico e quindi con le stesse tecniche utilizzate da FakeYou, che permette infatti anche la creazione di video. Sulla piattaforma ci sono infatti dei modelli di video che presentano personaggi celebri, come Elon Musk o Donald Trump, ai quali l’utente può decidere di far dire quello che vuole. Proprio questo utilizzo scorretto dell’intelligenza artificiale rappresenta il principale fattore di rischio.

Per quanto riguarda i video falsi creati grazie all’intelligenza artificiale, il Garante per la privacy aveva già espresso le proprie preoccupazioni a riguardo anche attraverso una scheda informativa in cui si legge che «quella realizzata con i deepfake è una forma particolarmente grave di furto di identità».

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Il comunicato stampa del Garante chiede spiegazioni su FakeYou

Il comunicato stampa pubblicato oggi spiega quali sono le preoccupazioni del Garante riguardo i deepfake, che il Garante per la privacy descrive in un comunicato stampa risalente al 2020 come «foto, video e audio creati grazie a software di intelligenza artificiale che, partendo da contenuti reali (immagini e audio), riescono a modificare o ricreare, in modo estremamente realistico, le caratteristiche e i movimenti di un volto o di un corpo e a imitare fedelmente una determinata voce»

«Le preoccupazioni del Garante si indirizzano verso i potenziali rischi che potrebbero determinarsi da un uso improprio di un dato personale, quale è appunto la voce». Anzitutto, la società che ha realizzato FakeYou dovrà fornire le modalità di costruzione della voce dei personaggi noti, il tipo di dati personali trattati e le finalità del trattamento dei dati personali dei personaggi noti e degli utenti che utilizzano l’applicazione. La società, inoltre, dovrà  indicare l’ubicazione dei data center che archiviano i dati personali sia agli utenti che accedono alla piattaforma dall’Italia sia ai personaggi noti.

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