Telecamere e rilevamento degli arti dei calciatori: la Fifa studia il fuorigioco semiautomatico

La nuova tecnologia sarà sperimentata nella prossima FIFA Arab Cup. E potrebbe essere utilizzata anche nel Mondiale di Qatar 2022

30/11/2021 di Enzo Boldi

Molti tifosi di tutto il mondo (e non solo italiani) si pongono sempre la stessa domanda “ogni maledetta domenica”: il VAR ha veramente aiutato il mondo del calcio? Le partite sono realmente meno condizionate da valutazioni soggettive (dal campo) prese dal singolo direttore di gara? Dopo quasi sei anni dal suo esordio, la tecnologia a sostegno del mondo del pallone non è riuscita a dirimere la matassa delle polemiche quotidiane. Le decisioni prese dagli arbitri, con l’aiuto della “cabina di regia” che verifica da uno schermo gli accadimenti sul manto erboso, continuano a essere oggetto di critiche. Ma ora potrebbe aggiungersi un nuovo tassello: il fuorigioco semiautomatico.

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L’esperimento partirà con la prossima Coppa Araba e poi, qualora tutto dovesse restituire risultati importanti, potrebbe essere esteso anche alle altre competizione. Magari a partire dal Mondiale che si disputerà in Qatar nel 2022. Ed è stato annunciato così da Pierluigi Collina, ex fischietto italiano e ora presidente della Commissione Arbitri della FIFA: «Il VAR ha avuto un impatto molto positivo nel calcio e il numero di errori importanti è ridotto, ma ci sono aree in cui può essere migliorato – e il fuorigioco è uno di questi. Siamo consapevoli che il processo per controllare i fuorigioco può richiedere più tempo, soprattutto quando è molto stretto. Siamo anche consapevoli che il posizionamento delle linee potrebbe non essere accurato al 100%».

Fuorigioco semiautomatico, l’esperimento della FIFA

Tutta questa, al momento, è mera teoria. Ma in pratica come funzionerà questo fuorigioco semiautomatico? I dettagli integrali non sono ancora noti, ma ci sono alcune indicazioni “tecnologiche”: ci sarà una telecamera installata sul “tetto” dello stadio che “catturerà” l’intero campo da gioco. Queste immagini saranno poi confrontate con il “rilevamento degli arti” dei calciatori in campo che arriverà attraverso l’utilizzo di altre telecamere (si parla di 10/12). Quest’occhio fisso sui calciatori raccoglierà – come spiega la BBC – «fino a 29 punti dati per ogni giocatore 50 volte al secondo».

Tutti questi dati raccolti e confrontati all’istante, potranno consentire un’indicazione – praticamente in tempo reale – dell’eventuale fuorigioco di uno dei calciatori. Al momento, invece, le operazioni in sala VAR per valutare gli offside possono richiedere diversi minuti. L’ultimo episodio in Italia, per esempio, è accaduto durante il match dell’Olimpico tra Roma e Torino: per valutare il fuorigioco per di Tammy Abraham, attaccante giallorosso, il tempo di gioco è stato fermo per quasi 5 minuti.

(foto: da IPP)

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