La “fabbrica” di account falsi di Fifa 21 scoperta in Ucraina

L'intervento dell'agenzia di sicurezza per scovare una fabbrica per l'estrazione, illegale, di criptovalute. Poi, dopo giorni di indagine, si è scoperto ben altro

19/07/2021 di Enzo Boldi

Sembrava essere la classica operazione per mettere bloccare un classico reato del Terzo Millennio: computer collegati a una rete elettrica per procedere all’estrazione illegale di criptovalute. Un comportamento criminale sempre più diffuso negli ultimi anni e che ha già visto diversi precedenti. Ma le indagini hanno portato a raccontare una vicenda ancor più paradossale: nessun “mining” di bitcoin e similari, ma una vera e propria fabbrica di account falsi Fifa 21.

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Lo scorso 8 luglio a Vinnytsia, cittadina nella zona Ovest dell’Ucraina, gli agenti dell’autorità di sicurezza del Paese dell’Est Europa erano intervenuti all’interno dei capannoni di una fabbrica dismessa. Davanti ai loro occhi si sono trovati questa scena.

Centinaia di PlayStation 4, monitor e processori collegati – illegalmente – alla rete elettrica (nel corso del tempo avevano maturato circa 200mila euro di consumi, mai pagati). All’inizio, come conferma la nota ufficiale della SBU, si pensava fosse un tentativo di “mining” (estrazione) di criptovalute, che si sa essere molto dispendioso a livello energetico. Poi la sorpresa arrivata al termine delle indagini.

Account falsi Fifa 21, scoperta una fabbrica in Ucraina

Nessuna estrazione illegale, ma un’operazione ancor più congegnata e alternativa. Tutte quelle PlayStation 4 collegate alla rete elettrica (si parla di oltre 500 console) servivano per la creazione di account falsi Fifa 21. A cosa servivano o sarebbero serviti? Gli appassionati di videogame a tema sport, sanno che da qualche anno il videogioco prodotto da Electronic Arts non è più solo manageriale o per “disputare” partite virtuali online o contro la CPU. È molto in voga, infatti, il “gioco” di carte FUT: Fifa Ultimate Teams. Come funziona? Gli utenti acquisiscono sul campo dei crediti da “spendere” per comprare “pacchetti” di card di calciatori. Una sorta di collezione che, però, è anche molto costosa. Perché i veri patiti del genere spendono anche somme ingenti per acquistare quei “pacchetti” e accelerare la loro collezione.

Ed è qui che entrano in gioco gli account falsi Fifa 21 e quella “fabbrica” scoperta in Ucraina. I criminali, finiti in manette, producendo account falsi accumulavano e vendevano questi account falsi sui mercati paralleli (ovvero quelli non ufficiali), dando vita a un vero e proprio business nascosto. E la mole di soldi guadagnati è tutt’altro che irrisoria visti i flussi di denaro che circolano attorno al mondo dei videogiochi.

 

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