Qual è il valore dei “780 gigabyte” di dati sottratti a Electronic Arts con un attacco hacker
Un attacco informatico ha colpito l'azienda lo scorso 6 giugno. Rubata un'ingente quantità di codice sorgente di diversi videogiochi (come Fifa e Madden)
11/06/2021 di Enzo Boldi
Sentir parlare di 780 gigabyte di dati trafugati può far pensare a un’operazione da hacker del Secolo. Ma da Electronic Arts, una delle principali aziende produttrici di videogiochi multipiattaforma, fanno sapere che la quantità di codice sorgente sottratta durante l’attacco informatico dello scorso 6 giugno è “limitata”. Punti di vista che vanno presi per quello che sono. Sta di fatto che il tema della cybersecurity diventa primario anche per quel che riguarda i dati delle società che – all’apparenza – sembrano non poter finire nel mirino dei pirati del web.
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«Stiamo indagando su una recente intrusione nella nostra rete attraverso la quale rubata una quantità limitata di codice sorgente di gioco e strumenti correlati – ha detto un portavoce della EA alla CNN – . Non è stato effettuato alcun accesso ai dati dei giocatori, e non abbiamo motivo di credere che ci sia alcun rischio per la privacy dei giocatori. A seguito dell’incidente, abbiamo già apportato miglioramenti alla sicurezza e non ci aspettiamo un impatto sui nostri giochi o sul nostro business. Stiamo lavorando attivamente con le forze dell’ordine e altri esperti come parte di questa indagine criminale in corso».
Electronic Arts, l’attacco hacker e i 780 gigabyte sottratti
In quella quantità di codice sorgente sottratta nell’attacco informatico dello scorso 6 giugno c’erano dati relativi a Frostbite. Si tratta del motore di di gioco alla base di videogame come Fifa, Madden e Battlefield (solo per citare i titoli più venduti e più noti al pubblico). Nei 780 giga, inoltre, c’erano anche alcuni dati relativi al prossimo capitolo dell’apprezzatissimo videogioco a tema calcio (FIFA 2022). Ma dall’azienda fanno sapere che i dati sensibili dei calciatori (quelli che, con le licenze, hanno consentito l’utilizzo del proprio diritto d’immagine alla casa statunitense) non sarebbero stati toccati.
Cosa può provocare questo attacco?
La domande principale di tutta questa vicenda è: ma cosa se ne faranno di quel codice sorgente sottratto? Se i dati sensibili non sembrano essere in pericolo, quanto accaduto qualche giorno fa ai server della Electronic Arts potrebbe animare un vero e proprio traffico nel dark web. Attraverso la quantità di dati sottratti, infatti, potrebbero essere messi in commercio nel mercato nero del web alcune scorciatoie che potrebbero rendere non leali le competizioni multi-player, il vero punto di forza dei nuovi videogiochi. E, tirando le somme, l’attacco hacker potrebbe aver avuto proprio quella finalità.