Le polemiche per le firme contro il MES «perché ci fidiamo» di Salvini

09/12/2019 di Redazione

Nella giornata di sabato 7 e di domenica 8 dicembre, la Lega ha organizzato dei banchetti in tutta Italia per raccogliere delle firme contro Mes. Si tratta dell’ultimo argomento in ordine di tempo che la propaganda di Matteo Salvini ha reso centrale nei pensieri e nelle preoccupazioni dei suoi elettori. Stando alle parole del leader della Lega, l’iniziativa ha avuto molto successo se è vero che il Carroccio è riuscito, in due giorni, a mettere insieme 400mila firme di altrettanti elettori italiani. Un successo che è stato festeggiato così da Salvini sui social network.

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Firme contro Mes, la reazione degli elettori della Lega

Tuttavia, c’è stata un’ampia polemica sulla consapevolezza di alcuni di quegli elettori che si sono messi in fila per accostare il proprio nome e cognome a un’iniziativa di protesta contro il Meccanismoe Europeo di Stabilità. Il nuovo fondo-salva Stati, infatti, è stato respinto – in alcuni casi – acriticamente, fidandosi dell’interpretazione sul tema che ha dato Salvini.

In modo particolare, l’agenzia di stampa AlaNews ha pubblicato un video che ha raccolto alcune impressioni da parte di diversi elettori di Matteo Salvini che si sono recati ai banchetti per le firma contro Mes.

A Milano, in tanti hanno ammesso di non conoscere nel dettaglio il problema contro il quale stavano protestando e hanno dichiarato di aver firmato semplicemente perché «si fidano di Matteo Salvini». In tanti non hanno saputo dare risposta nemmeno sull’acronimo Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità, appunto) e non hanno indicato la sua funzione. Genericamente, i più intraprendenti si sono lasciati andare a slogan tipicamente della propaganda leghista, affermando che le banche tedesche ci stanno ingannando e che l’Europa vuole mettere le mani nelle tasche dei risparmiatori italiani.

Firme contro Mes, l’esperienza di Giulia Pastorella

Anche Giulia Pastorella, già nella direzione di Più Europa e membro di uno dei comitati promotori di Azione, il nuovo partito di Carlo Calenda, ha prodotto un video in cui ha raccontato la propria esperienza a un banchetto della Lega a Mori, in Trentino: «È stato interessantissimo: ho chiesto per prima cosa agli elettori della Lega dove fossero quando al Mes era stato dato il via libera dal governo giallo-verde. Mi hanno detto che l’hanno firmato all’insaputa di Salvini e che Salvini non sapeva nulla. In secondo luogo ho chiesto quale fosse l’alternativa e nessuno ha saputo dare una risposta».

Ovviamente, i video che sono stati prodotti fotografano solo parzialmente un fenomeno che ha avuto una buona portata a livello popolare, dall’alto delle 400mila firme raccolte. Tuttavia, non si può non notare che sul Mes – in ampi strati della popolazione – ci sia disinformazione, acuita anche da alcuni slogan che hanno lo scopo di amplificare il messaggio, senza tuttavia approfondirlo realmente.

FOTO: screenshot dal video di Giulia Pastorella che racconta le sue esperienze con gli elettori della Lega che hanno firmato contro il Mes

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