Il ragazzo che ha proiettato un film porno a Bologna lancia una raccolta fondi per pagare la multa

È intitolata “il prezzo della gloria” la raccolta fondi lanciata da Carlo Ferretti, studente universitario e ‘goliarda’ bolognese (come lui stesso di definisce nella descrizione), reo di aver proiettato la scorsa notte un film porno sul maxischermo del comune di Bologna in Piazza Maggiore. «Ho pensato di illuminare la notte della mia città con un bel film porno, da godermi con gli amici in una notte d’estate», ha spiegato Ferretti. «Ma la polizia non ha apprezzato e, per un giochetto del genere, devo pagare circa 5.000 euro (Se va bene) di multa». Da qui la richiesta «a tutti i simpatizzanti di un gesto di un contributo, per salvare una carriera universitaria e per difendere la libertà di espressione».

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Missione immediatamente compiuta: la raccolta fondi ha già raggiunto i 5.000 euro necessari a pagare la multa. Anzi, l’appello intitolato “il prezzo della gloria” ha consentito di racimolare già 6.650 Euro, oltre 1500 euro in più rispetto all’ammontare della sanzione. Tanto che, tra i commenti, c’è chi fa notare che Ferretti ci ha già guadagnato una piccola cifra. Qualcuno si spinge più in là: avanti di questo passo, il ragazzo si sta già pagando la possibilità di una seconda proiezione clandestina.

Ma riavvolgiamo il nastro: cosa è successo la scorsa notte in Piazza Maggiore? Il rapporto dei Carabinieri è eloquente: “Questa notte, intorno alle ore 02.10, una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Bologna, impegnata in un controllo del territorio in via IV Novembre, è stata fermata da un’anziana bolognese in evidente stato di agitazione che riferiva di essere fuggita da Piazza Maggiore perché sul maxi schermo installato in occasione della XXVI edizione di “Sotto le Stelle del Cinema”, stavano proiettando un film pornografico“. Il ragazzo, poi identificato, ha approfittato della presenza del maxi schermo per proiettare un film porno sulla piazza. Una ‘goliardata’, come lui stesso l’ha definita, che gli è costata cara. Anche se poi, alla fine, a pagare i 5000 euro di multa non sarà lui.

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