La Figc pressa il governo: «Diteci se si può giocare a porte chiuse»

24/02/2020 di Enzo Boldi

Dopo le quattro partite di Serie A rinviate tra Lombardia, Veneto e Piemonte per colpa dell’emergenza Coronavirus, la Figc chiede al governo di prendere una decisione sulla disputa della prossima giornata di campionato. E non solo. Perché a rischio non ci sono solo gli incontri della massima serie e di quelle inferiori, ma anche il match di Europa League in programma giovedì (ore 21) a San Siro tra Inter e Ludogorets.

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Questa mattina a Roma si è riunito il consiglio federale della Figc e l’obiettivo comune è capire quali siano i piani del governo dopo la sospensione e il rinvio delle quattro partite non giocate domenica. Non si parla di calendario dei recuperi, ma di aspettative per il futuro più immediato. Nel prossimo fine settimana, infatti, è in programma la 26esima giornata di campionato, con il big match dell’Allianz Stadium tra Juventus e Inter. Lo stato di emergenza, però, potrebbe portare a un altro rinvio. Ma la soluzione più probabile è quella di giocare le partite a porte chiuse.

La Figc chiede lumi al governo sulle partite a porte chiuse

Lo stesso Consiglio della Figc ha detto che è impensabile uno spostamento del big match Juventus-Inter a lunedì 2 marzo (giorno in cui dovrebbe scadere la sospensione delle direttive previste dal piano d’emergenza sul Coronavirus in Piemonte e nelle altre regioni). Il calendario degli eventi, infatti, è già congestionato. Per questo motivo la Federcalcio chiede al governo una scelta definitiva sulla disputa di partite a porte chiuse. E la decisione dovrebbe arrivare a breve dato che a Milano, giovedì sera, dovrebbe andare in scena il ritorno dei sedicesimi di finale di Europea League tra Inter e Ludogorets.

(foto di copertina: da sito ufficiale Figc)

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