Fidanza ha diffidato La7 e Piazzapulita affinché la seconda puntata di Lobby Nera non vada in onda
Stasera a Piazzapulita è prevista la messa in onda della seconda puntata dell'inchiesta Lobby Nera e Fidanza ha deciso di diffidare La7 ancora prima che accada
07/10/2021 di Ilaria Roncone
A una settimana dalla messa in onda della prima puntata di Lobby Nera, Fidanza diffida Piazzapulita dal mandare in onda la seconda. Giovedì scorso è andata in onda integralmente su La7 l’inchiesta Lobby Nera fatta ad opera di Fanpage che ha messo in evidenza punti poco chiari rispetto al modo in cui Fratelli d’Italia imposta e svolge le sue campagne elettorali. Tra presunti meccanismi di finanziamento poco chiari e un inneggiare al fascismo fin troppo evidente, uno dei nomi protagonisti del primo episodio dell’inchiesta è sicuramente quello di Carlo Fidanza. L’eurodeputato di FdI ha diffidato La7 – come segala il capocronaca Napoli di Fanpage, Ciro Pellgrino – a non mandare in onda la seconda puntata questa sera durante Piazzapulita.
Intanto #Fidanza di #fratelliditalia «diffida» La7 a non mandare in onda stasera su #Piazzapulita la seconda puntata di #LobbyNera.#Fanpage
— Ciro Pellegrino (@ciropellegrino) October 7, 2021
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Fidanza diffida Piazzapulita come atto preventivo
Prima il sequestro dell’inchiesta di Fanpage su Durigon preventivamente, ovvero senza un accertamento rispetto alla veridicità o meno di quanto affermato, ora la diffida per impedire a La7 di portare in televisione quell’inchiesta che ha scosso non poco le fondamenta del partito di Giorgia Meloni. Giorgia Meloni che, invitata formalmente a confrontarsi a Piazzapulita sia con Formigli che con il direttore di Fanpage, ha rifiutato insistendo sul fatto che vuole avere le cento ore di girato.
La diffida, in questo caso, può essere vista a tutti gli effetti come un avvertimento e un’intimidazione di cui difficilmente Piazzapulita terrà conto. Come nel caso dell’inchiesta di Durigon, fino a prova contraria un contenuto giornalistico può e deve essere pubblicato su un sito o trasmesso in televisione per garantire la liberà di stampa che è costituzionalmente sancita in Italia. Non rimane che attendere questa sera, dunque, per vedere la seconda parte di un’inchiesta che probabilmente metterà altra carna al fuoco (e non c’è diffida che tenga).