Ermes Maiolica a processo per la (non) notizia di Fedez e J-Ax arrestati per droga

La richiesta di archiviazione è stata rigettata e il "re delle bufale" dovrà presentarsi in tribunale il prossimo 22 dicembre

24/10/2023 di Redazione Giornalettismo

Il caso di Giorgia Meloni che ha querelato Gian Marco Saolini per un post satirico sui social non è l’unico caso in cui la giustizia terminerà il proprio corso con un processo. Le dinamiche che si innescano all’interno dell’eco-sistema internet sono state spesso oggetto di indagini e denunce, ma sono pochissimi gli episodi in cui i pm decidono di procedere fino a giudizio. Quello più emblematico, prima del caso che vede protagonista l’attuale Presidente del Consiglio, riguarda il noto “re delle bufale” (un tempo detentore di questo “titolo”) Ermes Maiolica che sarà giudicato a Milano per aver diffuso la bufala di Fedez e J-Ax arrestati per possesso di sostanze stupefacenti.

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La non notizia risale al 2017. Sul sito – ora non più attivo – rollingstone.live (che faceva parte di un ecosistema molto ampio gestito proprio da Ermes Maiolica) venne pubblicata una (non) news in cui si parlava – con tanto di minuziosi dettagli) dell’arresto dei due cantanti a Milano. Si raccontava, prima della smentita da parte dello stesso “autore” a stretto giro di posta – di un inseguimento per aver imboccato via Montenapoleone contromano e di 28 grammi di cocaina trovati all’interno dell’automobile durante il controllo e la perquisizione del veicolo da parte dei carabinieri.

Fedez e J-Ax arrestati, Ermes Maiolica a processo per la bufala

Una bufala vera e propria, smentita da tutti. Poi la denuncia da parte dei due cantanti nei confronti di Ermes Maiolica (all’anagrafe Leonardo Piastrella) per diffamazione. Da quel momento, è iniziato il turbinio di giudizi da parte della Procura di Milano che, all’inizio (come raccontammo nel novembre del 2021), portò a una richiesta di archiviazione. Qualche settimana fa, però, il colpo di scena: respinta la richiesta di archiviazione e arrivata la citazione in giudizio. Dunque, il “re delle bufale” dovrà andare a processo per diffamazione. Il suo legale – l’avvocato Claudio Breda -, in una breve intervista rilasciata all’Ansa a fine settembre, ha spiegato:

«Anche questa volta spero di far presente di non aver recato alcun danno reale d’immagine e di far valere il mio diritto di satira. La realtà è che la smentita era diventata virale, a differenza della falsa notizia. E che nel tempo mi sono scusato più volte e messo a disposizione per risolvere la questione. Speriamo che ci sia comprensione piena, visto che il danno arrecato è stato oggettivamente inesistente». 

Non notizia pubblicata, smentita pubblicata e carattere satirico evidente. Sono queste le basi della difesa di Ermes Maiolica. L’esito di questo caso potrebbe essere uno spunto anche per un giudizio sul caso Meloni-Saolini.

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