Facebook strapagò una multa in difesa di Zuckerberg

Causa, 'scudo su responsabilta' in scandalo Cambridge Analytica

23/09/2021 di Redazione

Facebook, l’impresa statunitense che controlla i servizi di rete sociale Facebook e Instagram, il servizio di messaggistica istantanea WhatsApp e sviluppa i visori di realtà virtuale Oculus Rift, subordinò il pagamento di 5 miliardi di dollari alla Federal Trade Commission (Ftc), per lo scandalo Cambridge Analytica, all’impegno dell’agenzia federale americana a non perseguire individualmente il Ceo Mark Zuckerberg, secondo una causa intentata in Delaware da due gruppi di azionisti. Lo riportano i media Usa, ripresi dall’agenzia di stampa Ansa.

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I promotori dell’azione legale sostengono che i membri del board di Facebook consentirono alla società di strapagare la multa – la più grande mai comminata contro una società hi-tech – per proteggere Mark Zuckerberg, fondatore e maggiore azionista della compagnia Facebook. “Zuckerberg, Sandberg e altri consiglieri di amministrazione hanno autorizzato un accordo multi miliardario con la Ftc come un espresso quid pro quo (uno scambio, ndr) per impedire che Zuckerberg fosse nominato nella citazione della Ftc e soggetto a responsabilità personale o alla richiesta di deporre“, si può leggere negli atti della causa. L’agenzia non ha mai svelato che originariamente intendeva citare Zuckerberg nella sua indagine e i due rappresentanti dem della Ftc votarono contro l’accordo in parte per l’assenza di responsabilità personale dell’a.d. della piattaforma social. Facebook era stata messa sotto accusa per aver violato le norme sulla privacy ai danni di milioni di utenti nella raccolta dati di Cambridge Analytica per alcune campagne elettorali, tra cui quella vincente dell’ex presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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