Quali sono le ‘fabbriche essenziali’ che rimarranno aperte

22/03/2020 di Enzo Boldi

Nel corso della conferenza stampa di Giuseppe Conte, andata in onda sui canali social della Presidenza del Consiglio dei Ministri nella tarda serata di sabato, si è parlato della chiusura delle fabbriche non essenziali a partire da domani (lunedì 23 marzo) fino al 3 aprile. Si tratta di una lunga serie di attività che, dunque, cesserà la propria produzione per due settimane, in attesa di capire se questo ulteriore provvedimento avrà riflessi (questa è la speranza) sul calo dei numeri di contagi da Coronavirus.

LEGGI ANCHE > Giuseppe Conte annuncia la chiusura di ogni fabbrica, tranne quelle strategiche

Come annunciato dal presidente del Consiglio, resteranno aperte le attività di prima necessità come supermercati, farmacie, tabaccai ed edicole. Di conseguenza, nella lista delle fabbriche non essenziali non rientrano le imprese che producono e riforniscono beni per questo tipo di negozi. Da lunedì 23 marzo, invece, subirà una netta riduzione il lavoro della pubblica amministrazione, oltre alle attività postali, bancarie, assicurative e finanziarie. Proseguirà anche il lavoro degli addetti alla pulizia delle strade e alla raccolta della spazzatura.

Fabbriche non essenziali chiuse, quali restano aperte

Il provvedimento che il governo renderà pubblico nella giornata di oggi, come riporta Il Corriere della Sera, prevede molte fabbriche essenziali che, dunque, non resteranno chiuse. Oltre alle attività sopra citate, saranno esentate dalla serrata le industrie che producono bevande, prodotti agro-alimentari (e alimentari di base), le aziende che producono plastica, gomma, carta, prodotti chimici e le raffinerie petrolifere. Così come quelle legate alla produzione di impianti elettrici e idraulici. Ovviamente anche le industrie farmaceutiche e tutte quelle che hanno in produzioni strumenti per la manutenzione delle filiere che resteranno aperte.

Resterà attivo il comparto trasporti

Saranno esentate dalle chiusura tutte le attività di trasporto. Non solo merci, ma anche persone. Le linee interurbane resteranno funzionanti, così come i taxi, gli ncc, il trasporto di merci su ferro e gomma, il trasporto aereo e quello marittimo, al netto delle limitazioni (con la soppressione di diverse tratte) attuate nei giorni scorsi. Il provvedimento sarà in vigore a partire da lunedì 23 marzo fino al 3 aprile.

(foto di copertina: da profilo Facebook di Giuseppe Conte)

Share this article