Giuseppe Conte annuncia la chiusura di ogni fabbrica, tranne quelle strategiche

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è presentato di fronte agli italiani in conferenza stampa a partire dalle 23.15. Il capo del governo ha voluto parlare alla cittadinanza di nuove misure restrittive che caratterizzeranno il territorio italiano nei prossimi giorni. E Conte, in modo particolare, ha annunciato la chiusura fabbriche. Si tratta di tutti gli stabilimenti che non hanno un ruolo cruciale nella gestione dell’emergenza. Dunque, non dovrebbero essere comprese nel provvedimento le industrie che producono generi alimentari, le fabbriche strategiche e quelle che si occupano della produzione di medicinali. Il presidente del Consiglio non ha detto quanto durerà la chiusura, ma alcune precisazioni successive da Palazzo Chigi hanno evidenziato come la chiusura sia prevista sino al 3 aprile.

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Chiusura fabbriche, la conferenza stampa di Giuseppe Conte

La decisione è stata presa dopo un confronto, nel corso della giornata di oggi, con le parti sociali rappresentate dai sindacati. La misura, oltre a tutelare la sicurezza dei lavoratori, permetterà una minore circolazione di persone per le strade italiane, favorendo la prescrizione sempre più importante di restare a casa per limitare il contagio. Il presidente del Consiglio ha iniziato utilizzando parole molto serie, con cui ha fotografato senza giri di parole la situazione grave in cui versa il Paese.

«I decessi dei nostri cittadini non sono semplici numeri – ha detto Conte -, sono storie di famiglie che perdono gli affetti più cari. Le misure sin qui adottate hanno bisogno di tempo. Dobbiamo rispettare tutte le regole, anche se le misure sono severe e ci fanno rinunciare alle nostre radicate abitudini. È la crisi più difficile dal secondo dopoguerra. Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo. Dobbiamo chiudere ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria e cruciale per garantirci beni e servizi essenziali. Abbiamo stilato una lista dettagliata delle attività di pubblica utilità. Continueranno a rimanere aperti i supermercati, i negozi di generi alimentari (con nessuna restrizione degli orari di apertura ai supermercati), farmacie e parafarmacie, continueranno a venire assicurati i servizi bancari e postali, tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti. Al di fuori delle attività essenziali consentiremo soltanto il lavoro in smart working e le attivirà produttive rilevanti per la nazione».

Chiusura fabbriche al termine di una giornata complessa

Il presidente del Consiglio, prima di annunciare la chiusura fabbriche, ha vissuto una giornata molto turbolenta. Prima ha dovuto far fronte a una fuga in avanti di tutte le regioni, Lombardia in testa, che ha preso provvedimenti restrittivi limitatamente al proprio territorio regionale: la sospensione dell’attività degli Uffici Pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; la sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali; la sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti; la sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona; la chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza; la chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza; la chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati; il divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente.

Non solo: oggi un agente della scorta di Giuseppe Conte, di 50 anni, è risultato positivo al Covid-19 e sarebbe in condizioni serie. Il presidente del Consiglio ha affermato di essere già risultato negativo al test e di non aver avuto, comunque, alcun contatto con l’agente della scorta coinvolta. La conferenza stampa su Facebook era stata annunciata attraverso una card sui social network:

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