I tre mesi in cui non si è potuto accedere ai servizi UE con SPID

EU Login non permetteva agli utenti italiani di accedere con l'identità digitale. Ma la colpa era di un aggiornamento "italiano"

13/01/2024 di Redazione Giornalettismo

Le prime segnalazioni risalgono a metà ottobre. Quasi tre lunghi mesi in cui i cittadini italiani non hanno potuto utilizzare SPID (e CIE) per accedere ai principali servizi online della Commissione Europea. Tutta colpa di un aggiornamento e di una migrazione, fatte in ritardo e – comunque – completate impiegando più del necessario. I problemi erano legati a un nodo eIDAS per accedere all’autenticazione digitale attraverso il sistema EU Login. Questo ha impedito, per tutti quei giorni, un accesso rapido (utilizzando l’identità digitale) a portali come Europass o Erasmus+.

Eu Login, i tre mesi di problemi di Spid per gli italiani

Il tutto si è risolto, comunque in ritardo, solo nella serata di ieri. L’aggiornamento e la migrazione dovrebbero essere stati ultimati e, stando alle verifiche fatte da Giornalettismo, la situazione sembra essere tornata alla normalità. In un’epoca in cui tutti viaggia sul digitale e sulla dematerializzazione, questo “incidente del percorso” è risultato piuttosto svilente per gli utenti italiani. Ovviamente, si poteva accedere ai servizi anche senza identità digitale, iscrivendosi attraverso un indirizzo e-mail e una password. Ma, altrettanto ovviamente, la sicurezza informatica di SPID e CIE è di gran lunga superiore.

E mentre accadeva tutto ciò, l’Italia entrava nell’anno in cui dovrebbe vedere la luce il progetto IT Wallet: un portafoglio digitale, all’interno dell’app IO, in cui conservare (in forma dematerializzata) CIE, Patente di guida, tessera elettorale e tessera sanitaria. E anche SPID. Tutto in linea con i piani europei che prevedono, entro il 2026, l’adozione di EUDI, il portafoglio digitale europea. Visti questi intoppi, però, c’è da chiedersi se l’Italia sia veramente pronta a supportare tutto ciò.

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