Sarà veramente il 2024 l’anno di IT Wallet?

Il portafoglio digitale italiano sarà inserito all'interno dell'app IO e conterrà tutti i nostri documenti

09/01/2024 di Enzo Boldi

Un portafoglio completo di documenti. In formato digitale. Finora siamo stati abituati a ragionare attorno al concetto di “Wallet” facendo riferimento – più che altro – ai sistemi di pagamento (o alle criptovalute). In Italia, però, entro la fine dell’anno dovrebbe essere messo a disposizione dei cittadini uno strumento che va in quelle direzione, con al suo interno moltissimi documenti d’identità dematerializzati. Si chiama IT Wallet e sarà utilizzabile attraverso l’app IO. Attenzione, però: al netto di ciò che si può leggere online, non sostituirà SPID e CIE per l’accesso ai portali della PA (e non solo).

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Wallet vuol dire “portafoglio”, mentre IT identifica il Paese del cittadino (nel nostro caso, l’Italia). Perché questo ennesimo passaggio della digitalizzazione e della dematerializzazzione di ciò che un tempo esisteva solamente in un formato “fisico” e tangibile, non può che portare a un contenitore pressoché unico anche per quel che riguarda i nostri documenti di identità. Ma non solo, perché all’interno di questo strumento (che non sarà un’applicazione mobile a parte, ma sarà inserito all’interno dell’app IO), avrà al suo interno una serie di documenti che siamo abituati a portare con noi all’interno del nostro portafoglio: dalla carta d’identità elettronica alla patente di guida, passando per la tessera sanitaria, la tessera elettorale e altre certificazioni. Ma ci sarà dentro anche lo SPID. Infatti, al di là dei titoli acchiappa-click che abbiamo trovato navigando in rete IT Wallet non “sostituirà” la CIE e il Sistema Pubblico di Identità Digitale, ma questi due saranno integrati al suo interno.

IT Wallet, quando arriverà in Italia

Al netto di queste specifiche “tecniche”, siamo in attesa di vedere confermata la roadmap che dovrebbe muovere i primi passi (tangibili per il pubblico) a fine giugno del 2024 (come confermato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica, Alessio Butti, in un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica lo scorso novembre):

«Il futuro dell’identità digitale per i Paesi europei vedrà l’interoperabilità tra diversi wallet nazionali. l’Italia sta anticipando questo percorso con l’IT Wallet, che sarà disponibile dal 2024. Dal 2026, l’Italia avrà razionalizzato gli schemi nazionali esistenti e sarà possibile attivare il wallet attraverso uno strumento di identificazione forte verificato dallo Stato italiano, come la CIE». 

Dal 2024, precisamente dal 30 giugno del 2024. In quella data, stando alla roadmap del governo italiano, dovrebbe essere rilasciata – sempre all’interno dell’app IO – una versione dimostrativa, con funzioni limitate e non per tutti i cittadini (potranno accedere solo quelli che riceveranno l’invito). Poi, entro la fine dell’anno – e una volta superata, senza problemi, la fase di test -, dovrebbe essere rilasciata la versione definitiva, con tutte le sue funzionalità.

Ma non è ancora finita. Perché entro la fine del 2025 dovrebbe anche concludersi la corretta integrazione di SPID e CIE all’interno di IT Wallet. Dunque, nessuna sostituzione, ma un contenitore. Ovviamente, occorre ricordarlo, il Sistema Pubblico di Identità Digitale o la Carta d’Identità Elettronica sono i due strumenti da utilizzare per accedere all’app IO. In attesa che anche tutti gli altri Paesi UE completino questa transizione (prevista per la fine del 2026).

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