Ma su quale pianeta ha vissuto Montesano negli ultimi dieci mesi?

Giovedì, ospite di Paolo Del Debbio, ha detto che ci si sta nascondendo dietro ai morti

04/12/2020 di Enzo Boldi

Tra le sue tante uscite social c’è stata anche quella in cui spiegava come il virus passasse attraverso le mascherine. Nonostante questa bufala, Enrico Montesano continua a essere intervistato da alcune trasmissioni Mediaset che chiedono a lui – di professione attore – un pensiero su cosa stia accadendo in Italia. E qui vige il principio della democrazia, in cui ognuno è libero di pensare e di esprimere il proprio pensiero con un solo limite: non intralciare le libertà e la reputazioni altrui. Quindi l’attore capitolino è senz’altro libero di esprimersi come meglio crede, ma ci sono alcune affermazioni che ci fanno pensare che lui viva in un altro pianeta.

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Giovedì sera Enrico Montesano è stato ospite, in collegamento, con Dritto e Rovescio, la trasmissione condotta da Paolo Del Debbio in onda su Rete 4. Questa la trascrizione del suo pensiero, con il video integrale del suo intervento disponibile su Mediaset Play.

«Credo che sia tutto l’impianto politico sbagliato dall’inizio. Io vagheggio il sistema svedese, voi mi direte che gli italiani non sono come gli svedesi e si accalcano per fare le file. Appunto, invece di fargli il lavaggio del cervello che devono andare al centro commerciale e comprare l’ultimo telefonino cominciassimo ai dirgli di comportarsi bene per la propria salute, così non mandiamo falliti i ristoratori, gli alberghi sulla neve. Perché ora, secondo l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio, si potrà andare sulla neve dal 7 gennaio, quando sono finite le vacanze. Insomma, non si può andare avanti così. Io lancerei un appello al buon senso degli italiani, come detto dal Presidente della Repubblica. Io non credo che gli italiani siano sciocchi: noi così ci salveremo dal Covid, ma moriremo di inedia. Perché la bio-politca ci impone di stare bene, ma da questo si passa alla psico-politica perché qualcuno vaneggi chiusure totali perché così non ci ammaliamo. Però, purtroppo, il virus esiste e dobbiamo imparare a conviverci».

Gli inviti al buon senso

E sul tema del buon senso e gli inviti, possiamo sottolineare come non siano mancati fin dall’inizio della pandemia. E qui non si nega la responsabilità del governo e dello Stato italiano nel non saper reagire e organizzarsi a un’inevitabile seconda ondata, ma occorre sottolineare come la sensibilizzazione sia stata portata avanti per tutti questi lunghi dieci mesi. E se c’è qualcuno che invitava a non indossare la mascherina – magari esponendosi pubblicamente nei convegni in Senato o nelle manifestazioni di piazza tra baci, selfie e abbracci -, c’è chi ha anche dato ascolto a questo. Insomma, Enrico Montesano dimentica di sottolineare – nella sua pur giusta e legittima critica all’esecutivo – come alcuni (non tutti, ma una discreta parte) degli italiani abbiano abbassato la guardia pensando che il nemico fosse stato sconfitto.

Poi spiega che lui avrebbe preferito che fossero circoscritte le zone dove il Covid girà più velocemente e ferocemente. Ma dice no alle chiusure totali (che non ci sono, occorre ricordarlo): «Io vedo tutta gente triste e incavolata. Ma che Natale è? I nonni stanno da soli nella loro casa perché non possono andare a casa dei figli e a trovare i nipoti. Diciamo agli italiani di non intossicarsi mangiando zozzerie e di aumentare le difese del loro organismo. I nostro medici ci sono e sono bravissimi e stanno facendo miracoli». Poi cita come esempi il dottor Bassetti, il dottor Zangrillo e De Donno (quello del plasma iperimmune).

Enrico Montesano dice che ci si sta nascondendo dietro i morti

Ma la frase finale dell’intervento di Enrico Montesano è quella che mostra un cinismo quasi alieno e che ci fa pensare come l’attore abbia vissuto e stia vivendo su un altro pianeta: «Io rispetto le persone che non ce la fanno e mi addolora, però non possiamo sempre nasconderci dietro ai decessi che ci sono». I morti, dunque, non contano. Gli anziani vanno citati solo quando bisogna portare avanti la polemica per un Natale differente (e a loro tutela, e a tutela di tutti). Poi se muoiono, amen. Bella storia, Poma’.

(foto di copertina: da Dritto e Rovescio, Rete4)

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