Elon Musk ha acquistato il 9,2% delle azioni di Twitter diventandone il maggior azionista

Il dato è stato ufficializzato da un deposito della SEC (Securities and Exchange Commission) degli Stati Uniti

04/04/2022 di Enzo Boldi

È talmente stanco di Twitter e delle sue dinamiche dall’aver deciso di acquistare una buona parte delle azioni di Twitter sul mercato. Perché Elon Musk è fatto così: grazie alla sua immensa ricchezza nata dalla fondazione di Tesla e diventata ancor maggiore con la creazione di SpaceX, l’uomo più ricco del mondo ha deciso di acquistare (di recente, per un’operazione da circa 3 miliardi di dollari) il 9,2% delle azioni del famoso social network da lui molto usato dopo aver deciso di non avere più profili sulle altre piattaforme del gruppo Meta. Una notizia mai trapelata prima, fino a oggi e che lo rende – secondo i rilevamenti del Financial Times – il principale azionista della piattaforma social.

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A svelare l’investimento miliardario fatto da Elon Musk è stato un deposito pubblicato oggi – lunedì 4 aprile 2022 – dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. Nel documento online si fa riferimento alle 73.486.938 azioni ordinarie a titolo personale del fondatore di Tesla, acquistate attraverso la Elon Musk Revocable Trust 2003 di cui l’imprenditore di origini sudafricane, con cittadinanza canadese e naturalizzato statunitense, è l’unico amministratore fiduciario.

Elon Musk Twitter

Elon Musk possiede il 9,2% di azioni di Twitter

Dunque, Elon Musk ha delle azioni ordinarie (delle passive stake) che equivalgono al 9,2% delle azioni di Twitter disponibili sul mercato. E secondo il deposito del SEC, l’acquisizione risale allo scorso 10 febbraio. Insomma, prima che l’imprenditore facesse trapelare, proprio tramite Twitter (in risposta a un commento di un suo follower) la sua intenzione-idea-volontà di dare vita a un suo social network proprio per protestare contro la scarsa libertà di parola che, secondo lui, sarebbe uno degli ostacoli presenti sul social dei messaggi brevi. Ma questa nuova informazione finanziaria mostra tutt’altro. Il possesso non irrilevante di 73.486.938 azioni ordinarie è un sintomo di come, spesso, si predichi bene e si razzoli male. Il tutto, ovviamente, nella legittima dinamica imprenditoriale, finanziaria e social.

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