Quando entreranno in vigore le nuove misure per la scuola

Le regole inserite nell'ultimo dpcm e il tempo che si è preso il Ministero dell'Istruzione

19/10/2020 di Enzo Boldi

Modulazione di orari con ingressi scaglionati e didattica a distanza (ma a turno). Sono queste, in sintesi, le nuove indicazioni inserite all’interno del Decreto del Presidente del Consiglio firmato domenica 18 ottobre sull’istruzione. Il Dpcm scuola, però, non è entrato in vigore nella giornata di oggi e, per il momento, si sa solamente che è stato (e sarà) dato tempo a tutti gli istituti di applicare le nuove misure in vigore. Insomma, questa mattina si è ripartiti esattamente seguendo le stesse dinamiche con cui le scuole sono riaperte lo scorso 14 settembre.

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«Le misure per la scuola contenute nel Dpcm non entreranno in vigore da oggi, ma fra qualche giorno – ha comunicato il Ministero dell’Istruzione poco dopo la pubblicazione del decreto firmato ieri sera -, per garantire una migliore organizzazione. Nelle prossime ore il Ministero dell’Istruzione darà indicazioni più specifiche alle scuole e alle famiglie». Insomma, per il momento (e probabilmente per altri giorni) la situazione resterà la stessa. Senza variazioni.

Dpcm scuola, cosa prevede e quando entra in vigore

Per quel che riguarda le nuove disposizioni, leggiamo quali sono le norme previste.

Fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, previa comunicazione al Ministero dell’istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferite agli specifici contesti territoriali, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza.

Dpcm scuola: la Dad e gli ingressi scaglionati

Si stimola, in pratica, una turnazione per le scuole secondarie affinché si prosegua con didattica e distanza e in presenza, a giro. E non solo:

Modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00. Allo scopo di garantire la proporzionalità e l’adeguatezza delle misure adottate è promosso lo svolgimento periodico delle riunioni di coordinamento regionale e locale.

Indicazioni che non sono entrate in vigore oggi, in attesa di un’organizzazione da parte dei vari dirigenti scolastici e dei genitori, che dovranno modulare i propri impegni lavorativi per accompagnare i propri figli a scuola in orari non canonici.

(foto di copertina: da Pixabay)

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