A luglio hanno iniziato a diffondersi fake news sul cambiamento climatico

Il nono report mensile sulla disinformazione in Italia a cura di IDMO evidenzia l'andamento di alcune tendenze e registra un'interessante novità

28/08/2022 di Giordana Battisti

I cinque progetti editoriali italiani che si occupano di fact-checking e contribuiscono alla costruzione dei report di IDMO sono BlastingNews, Bufale.net, Facta, Open e Pagella Politica. Secondo IDMO, a giugno i principali argomenti oggetto di disinformazione erano la guerra in Ucraina, la pandemia e la politica. Nel mese di giugno, su un totale di 224 articoli di fact-checking, 51 (23%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina. A livello europeo si è registrata la diffusione di notizie false relative alla comunità LGBTQ+ probabilmente in seguito alle iniziative organizzate in occasione del Pride month.

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La disinformazione sul cambiamento climatico

A luglio la disinformazione sulla guerra in Ucraina ha continuato a decrescere dopo il picco del 70% di marzo e il 56% registrato ad aprile. I cinque progetti editoriali hanno pubblicato, nel mese scorso, un totale di 227 articoli di fact-checking di cui 46 (20%) hanno avuto per oggetto casi di disinformazione riguardanti la guerra in Ucraina. A luglio, altri argomenti principali oggetto di disinformazione erano ancora la pandemia e – per la prima volta da quando IPSO ha iniziato a pubblicare i report- il cambiamento climatico. Nei prossimi mesi sarà possibile rilevare se la sua comparsa in questo report sia legata alla stagione estiva oppure no. Un esempio di fake news basata su teorie complottiste e mirata a negare il cambiamento climatico è quella secondo cui la tragedia della Marmolada sarebbe stata creata ad hoc per concentrare l’attenzione sull’emergenza climatica.

Limitatamente all’Italia si è registrato a luglio un aumento della disinformazione legata alla politica in seguito alla crisi di governo e all’avvio della campagna elettorale in vista del voto del 25 settembre. In Europa sono state diffuse numerose fake news riguardanti le proteste degli agricoltori olandesi  che evidentemente hanno attirato l’attenzione dei negazionisti del cambiamento climatico.

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