La strage in discoteca, identificato un minore. Lo spray urticante è la causa più accreditata
09/12/2018 di Redazione
È stato individuato e identificato il giovane considerato un possibile responsabile o uno dei responsabili della strage in discoteca a Corinaldo, in provincia di Ancona, costata la vita a sei persone (con sono sette feriti in gravi condizioni). Si tratta di un minorenne, un adolescente che avrebbe spruzzato uno spray urticante all’interno del locale, al centro della pista, e quindi provocato il panico che ha poi portato al crollo di un parapetto e al decesso di cinque ragazzini e una donna adulta. Stando a quanto emerso, il minore sarebbe residente nella provincia di Ancona e sarebbe stato identificato sulla base di testimonianze. (ultimo aggiornamento alle ore 16.30 del 9 dicembre)
Strage in discoteca, individuato e identificato un minorenne
Il reato ipotizzato nei confronti del minore individuato ed identificato potrebbe essere quello di omicidio preterintenzionale. Il nome del giovane, sempre secondo quanto appreso finora il ragazzo non è ancora stato iscritto nel registro degli indagati e nei suoi confronti non sono stati compiuti atti formali. Stando a quanto emerso, ricostruzione dell’accaduto deve infatti ancora essere vagliata, perché il minorenne è stato indicato da alcuni testimoni ma non ci sono video o immagini che lo riprendono nel momento in cui è scattato il panico nella discoteca.
Lo spray urticante è la causa più accreditata
Per lunedì è prevista una conferenza stampa congiunta del Procuratore della Repubblica di Ancona Monica Garulli e di quello minorile Giovanna Lebboroni, come riferito comandante provinciale dei carabinieri di Ancona, il colonnello Cristian Carrozza. Lo spray urticante diffuso è la «causa più accreditata finora» per il fuggi fuggi generale che poi ha causato la morte di sei persone, ha aggiunto Carrozza, precisando però che gli investigatori «non possono sposare una sola causa» e quella dello spray «non può essere l’unica causa da seguire». Alcune testimonianze avevano parlato anche di un fumogeno.
Le indagini
Le indagini sono partite nel giro di poco. Al lavoro c’è un pool di magistrati e poi carabinieri e anche vigili del fuoco, per verificare se sono state rispettate le regole sulla sicurezza. Sono estremamente importanti le immagini registrate dai telefonini. In un video amatoriale circolato online si vede una sala piena fino all’inverosimile con un dj che intrattiene sul palco i ragazzi aspettando l’ospite della serata, il trapper Sfera Ebbasta, e all’esterno, tanti ragazzi fermi che aspettano sulla rampa di uscita. Una situazione molto strana. I ragazzi non si spostano, non fanno un passo avanti o indietro, stretti sempre più fino a quando non cedono le balaustre di ferro sottile. Le perizie dovranno analizzare ogni particolare. Probabilmente le vittime hanno perso la vita perché schiacciate dal peso dei più grandi. Al centro dell’attenzione anche il numero dei presenti. Stando a quanto emerso finora il locale avrebbe potuto vendere al massimo 469 biglietti ma ne avrebbe piazzati molti di più.
«Verrà fatto al più presto un sopralluogo tecnico nella struttura: vedremo se la struttura era a norma», ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Ancona. «Vedremo – ha spiegato – se la struttura era a norma. A livello di autorizzazioni i primi accertamenti hanno acclarato la regolarità. Sulla struttura invece ci sarà da indagare, è tutto lì il fulcro dell’indagine».
(Foto di copertina: ANSA / STRINGER)