Di Maio fa l’equilibrista sulle tensioni in Medio Oriente: condanna sia l’Iran sia gli Usa
08/01/2020 di Enzo Boldi
Tanta era l’attesa della pioggia che… non piovve. Le tensioni tra Iran e Stati Uniti – partite con l’uccisione di Soleimani da parte di un drone a stelle e strisce e proseguite, questa notte, con l’attacco alle basi americane in Iraq – hanno messo in evidenza un attendismo da parte di molti Paesi. Ovviamente, quello che ci riguarda più da vicino, è quello italiano che, a distanza di cinque giorni, non ha ancora preso una posizione netta in merito. Si attendevano le parole di Luigi Di Maio che, di professione (adesso), fa il ministro degli Esteri e ora, dopo una lunga attesa ha deciso di palesare quel che pensa. Democristianamente.
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Con un post su Facebook, in cui annuncia il suo viaggio in direzione Egitto per affrontare la crisi libica, il leader del Movimento 5 Stelle – nelle vesti di capo della Farnesina – condanna l’Iran per le basi militari americane attaccate nel corso della notte, nella ri-battezzata missione ‘Soleimani Martire’ e, al tempo stesso, tira le somme sottolineando come tutto ciò sia stata colpa dell’atteggiamento degli Stati Uniti e di Donald Trump.
Di Maio e la non posizione sul conflitto Iran-Usa
«Seguiamo con particolare preoccupazione gli ultimi sviluppi e condanniamo l’attacco da parte di Teheran – ha scritto su Facebook Luigi Di Maio -. Si tratta di un atto grave che accresce la tensione in un contesto già critico e molto delicato». Sembra essere una netta di posizione di accusa e condanna solamente nei confronti dell’Iran, ma il suo post social inizia con un laconico: «È accaduto quello che temevamo».
Condanne per tutti
Insomma, auspicando una moderazione e responsabilità da entrambe le parti, Luigi Di Maio decide di schierarsi contro tutti e a favore di nessuno. Insomma, a cinque giorni dall’uccisione di Soleimani, l’Italia ancora non ha deciso se condannare questo o quello. Nel dubbio si condannano tutti.
(foto di copertina: da profilo Facebook di Luigi Di Maio)