Perché la pagina Wikipedia di De Donno non è stata raggiungibile per alcune ore

L'enciclopedia online non ha cancellato la voce che riportava alla figura del medico morto la scorsa settimana. C'è una spiegazione tecnica che va oltre ai complotti già lanciati sui social network

02/08/2021 di Enzo Boldi

Far finta di conoscere le dinamiche della rete e poi non sapere come la rete protegga se stessa (e chi ne usufruisce) da facili speculazioni e complotti. Nella giornata di domenica 1 agosto, la pagina di Giuseppe De Donno su Wikipedia non è stata raggiungibile per alcune ore. Un evento che ha fatto sobbalzare sulla sedia i facili solletichi dei complottisti e cospirazionisti che hanno subito gridato ai “poteri forti” che, anche dopo la sua morte, vorrebbero mettere in silenzio il ricordo del medico. Ovviamente, però, la spiegazione è un’altra ed è tecnica.

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I primi a rilanciare la bufala cospirazionista sono stati i social (da Twitter a Facebook, come al solito). Una non-notizia ripresa immediatamente dalle dita furenti di chi cura e gestisce blog (ricchi di bufale e teorie del complotto su Covid e vaccini) come “La Pekora nera“, dando adito a una fake news che – come spesso accade – diventa notizia senza alcun motivo. Ed ecco che sui social, nella giornata di ieri, è stata tutta una condivisione di screenshot come questo.

Lo screenshot è reale. La pagina De Donno Wikipedia, per alcune ore, appariva proprio così. Ma non si tratta di una cancellazione – anche se questo messaggio può essere frainteso dall’intestazione -, visto che oggi si può verificare come quella voce dell’enciclopedia online sia tornata nuovamente a disposizione dei lettori-utenti.

De Donno Wikipedia, la bufala della pagina cancellata

E allora, cosa è successo? La risposta è molto semplice e dietro quella sospensione temporanea ci sono alcune ragioni tecniche, come spiega anche Bufale.net: non è la prima volta, infatti, che Wikipedia è “costretta” a cancellare una pagina dalla propria enciclopedia. Questo perché si registra un elevato numero di modifiche al testo della voce (si tratta di un’enciclopedia libera e condivisa) nel giro di poco tempo. Tanti cambiamenti in uno stretto lasso temporale: questo significa che non c’è stato il tempo materiale per provvedere alle accurate verifiche. Per questo le pagine (e non solo quella di Giuseppe De Donno) vengono spesso cancellate e sospese, per poi tornare online – come puntualmente avvenuto – poche ore dopo, al termine dei riscontri.

L’avviso ai naviganti

Nessuna cospirazione dei poteri forti, nessun complotto e nessuna censura. Anzi, chi sostiene queste tesi è la stessa fonte che continua a parlare di terapia al plasma iperimmune come alternativa al vaccino. Come se la prevenzione e la cura di una malattia possano essere messe sullo stesso piano. Inoltre, ricordiamolo, il medico mantovano era un forte sostenitore della campagna vaccinale: fu uno dei primi a immunizzarsi contro il Covid per dare l’esempio. Ma le “pekore nere” questo non lo dicono, forse per creare il loro gregge di bufale.

(foto: Da Tagadà, La7)

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