Il vergognoso sciacallaggio no vax anche sul malore di Gaetano Curreri

Il cantante degli Stadio ha avuto un malore venerdì sera mentre si stava esibendo sul palco di San Benedetto del Tronto

31/07/2021 di Enzo Boldi

Ormai dovremmo esserci abituati e “vaccinati” alle speculazioni che i no vax stanno facendo da tempo su ogni singola notizia che viene pubblicata online. E quel che accade ai personaggi della musica, del cinema e dello spettacolo è diventato il classico specchietto per le allodole per scatenare le dita sulla tastiera e lanciare improperi che – spesso e volentieri – sono privi di riscontri reali. Ma l’importante, per loro, è lanciare il sasso. E così, da qualche ora, sui social la domanda su Gaetano Curreri vaccinato imperversa come un a storia ciclica e vergognosa che si ripropone.

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A dare l’ufficialità del malore del cantante degli Stadio è stata la band di cui Gaetano Curreri è leader: «Ciao a tutti, come sapete, Gaetano ha avuto un malore, in questo momento è in terapia intensiva ed è stabile. Domani appena avremo notizie più precise vi terremo informati su questa pagina. Grazie a tutti per l’ affetto». Per il momento non si hanno ulteriori informazioni e si parla di un ictus, come quello che lo colpì – in forma più leggera – nel 2003 mentre si trovava ad Acireale,o di infarto. Venerdì sera, poi, quell’incubo è tornato prepotente a stravolgere la vita del cantante, mentre si stava esibendo a San Benedetto del Tronto.

Gaetano Curreri vaccinato? Prosegue lo sciacallagigo no vax sui social

Purtroppo, come spesso accade, ecco che la vergogna no vax sui social emerge in tutta la sua prepotenza. Perché tra le migliaia di messaggi di affetto e speranza, c’è chi non vedeva l’ora di dar fiato alle proprie dita (ovviamente, come spesso capita, si tratta di profili social impersonali, con bandierine, proclami “patriottici” e foto del profilo con cani, gatti, personaggi dei cartoni animati).

Una vera e propria ossessione su Gaetano Curreri vaccinato. E questo è solo l’inizio. C’è anche chi sta aggiornando una lista (inesistente) sui malori e i decessi dei vip o personaggi famosi.

Ovviamente, come ben sappiamo, nessuno dei decessi e dei malori (alcuni addirittura inventati di sana pianta) hanno qualcosa a che vedere con il vaccino anti- Covid. Ma la narrazione no vax si basa su bufale ripetute e ricondivise, come se ripetere un concetto falso diventi verità. E se quella mostrata in precedenza è una “piccola” collezioni di orrori su Twitter, anche Facebook non è da meno. Soprattutto per quel che riguarda i complottisti scettici.

In quest’ultimo caso, per esempio, inventa citazioni carpite, probabilmente, tra le tante bufale che corrono e scorrono libere sui social e nelle chat Whatsapp (o Telegram).

Perché ne parliamo

In molti, quando denunciamo questi fenomeni (la scelta editoriale di oscurare i nomi va proprio in quella direzione, perché l’odio si combatte contrastando i concetti e non le singole persone, altrimenti ci si mette al loro stesso livello) si lamentano perché sarebbe proprio la stampa a dare un peso maggiore a questi “leoni da tastiera” rispetto all’esigua minoranza che rappresentano. Una posizione corretta, ma il ruolo dell’informazione deve essere anche quello di mettere in luce i lati negativi – in questo caso della rete – dei comportamenti dei cittadini. E denunciare tutto ciò ha un valore civico.

(Foto IPP/Andrea Oldani)

 

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