Non è vero che la vaccinazione è in realtà una “terapia genica”, come dice su TikTok @MiaMiss14
Un video partito dalla piattaforma di video utilizzata dai giovanissimi si sta diffondendo anche attraverso altri canali social, come Facebook e WhatsApp (con tanto di logo su TikTok)
29/07/2021 di Gianmichele Laino
Ci è stato segnalato – e sta circolando anche su social e servizi di messaggistica diversi da TikTok come Facebook o WhatsApp – il video di una certa @MiaMiss14 che ha raggiunto una audience vastissima proprio su TikTok (oltre 10mila followers) e che diffonde spesso video sul tema coronavirus e vaccini (oltre a condividere spesso gli interventi della giornalista ultracattolica Silvana De Mari). Nel video, si parla di vaccini che in realtà sarebbero una terapia genica sperimentale e che, pertanto, non garantiscono l’immunizzazione dal coronavirus. Praticamente, insomma, sarebbe una variazione della vecchia bufala riguardante soprattutto i vaccini Pfizer e Moderna che, essendo a mRNA, vengono ritenuti (da coloro che millantano di avere conoscenze scientifiche evidentemente alternative) adatti a modificare Dna e Rna umano. Sempre nel video, si sostiene che questa sia una terapia genica sperimentale e che tutto questo può essere letto nel consenso informato che viene fatto firmare ai cittadini prima della vaccinazione.
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Terapia genica sperimentale e vaccini che non immunizzano: i video di MiaMiss14 su TikTok
Occorre contestualizzare il problema. Perché ci stiamo occupando di una persona che fa affermazioni non documentate da pubblicazioni scientifiche riconosciute dalla comunità sulle vaccinazioni contro il coronavirus? Proprio per il grande successo che sta avendo su una piattaforma che ha una audience molto tarata sui giovani. Quindi, per quanto ci riguarda, si tratta di un monito a scegliere canali ufficiali su cui informarsi anche su TikTok (che pure ne offre tanti e verificati). Per di più, in base a quanto riportato dalla stessa MiaMiss14, nonostante la sua base di almeno 10mila follower e di almeno 100mila visualizzazioni dei propri video negli ultimi 30 giorni, pubblicando contenuti originali, l’account non ha accesso alla monetizzazione, dal momento che TikTok le ha fatto sapere – si tratta sempre di una sua affermazione, che noi riportiamo in attesa di ricevere una conferma ufficiale – che i suoi video non rispettano le regole della community. I suoi video a tema Covid-19 sono inoltre sempre contrassegnati da un banner utilizzato da TikTok per sottolineare la necessità di informarsi su altre fonti ufficiali in merito all’argomento.
Gira in fb fra e da i novax… e niente, non abbiamo capito un cazzo🙄 pic.twitter.com/qN3OKoE55f
— rosipoli🎸🇧🇷🏳️🌈 (@RosiPolimeni) July 28, 2021
Come ampiamente documentato dalle pubblicazioni scientifiche, c’è molta differenza tra i vaccini (e in modo particolare tra i vaccini a mRNA) e le terapie geniche: «L’mRNA dei vaccini – sottolinea la fonte più autorevole nel settore, ovvero il Genomic Education Programm dell’NHS – non entra nel nucleo cellulare né interagisce affatto con il DNA, quindi non costituisce terapia genica». Del resto, anche l’AIFA in fase preliminare – nel lontano 2014 – aveva sottolineato in un paper le differenze tra terapie geniche e vaccini (generici, attenzione, non contro il Covid-19 che all’epoca non era assolutamente una malattia presa in considerazione dalla letteratura scientifica) contro le malattie infettive.
Inoltre, sull’efficacia dei vaccini per contrastare l’infezione virale e immunizzare il paziente, ci sono ampi studi che la testimoniano. Non soltanto si parla di immunizzazione con gli anticorpi, ma anche della produzione di reazioni una volta che la carica anticorpale legata alla somministrazione diretta del vaccino sia diminuita con il tempo. Dunque, bisogna stare molto attenti ai video condivisi sui social netwokr a questo proposito. E ci aspettiamo che anche una piattaforma responsabile come TikTok possa fare di più per evitare che illazioni di questo genere si diffondano in maniera incontrollata (tra l’altro con un grave danno d’immagine, dal momento che i video in questione sono diffusi anche su altre piattaforme con lo stesso logo di TikTok).