La bufala delle aziende del Nord vendute ai cinesi all’origine della diffusione del Coronavirus in Italia

La spunta blu non è sintomo di verità, soprattutto quando si danno numeri a caso senza citare alcune fonte e messi in un articolo ‘per sentito dire’. L’ultima bufala arriva da David Vance, noto esponente della destra britannica che sul proprio sito (e sul proprio profilo Twitter verificato, quello con la spunta blu) sostiene che il Nord Italia sia il fulcro centrale della diffusione del Coronavirus a causa della vendita di molte industrie tessili ai cinesi. Secondo la sua ricostruzione, questo avrebbe portato oltre 100mila cittadini di Wuhan al trasferimento in Lombardia. E fa riferimento all’alto numero di contagi da Covid-19.

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«Molti italiani nel Nord Italia vendettero le loro aziende di pelletteria e tessile alla Cina – scrive David Vance sul proprio profilo Twitter, riportato un estratto di quanto pubblicato sul proprio sito -. L’Italia ha quindi permesso a 100.000 cinesi di Wuhan / Wenzhou di trasferirsi in Italia per lavorare in queste fabbriche, con voli diretti da e per Wuhan. Risultato: il Nord Italia è l’hotspot dell’Europa per il Coronavirus di Wuhan».

David Vance e la bufala sul Coronavirus in Italia

La bufala – ribadiamo, non fornisce alcun dato concreto e si limita a raccontare una vicenda senza alcuna conferma – prosegue con l’attacco all’Unione Europea nell’articolo pubblicato sul proprio sito: «La realtà oscura è che l’UE ha chiuso un occhio su un gran numero di immigrati cinesi illegali che lavorano nelle fabbriche italiane. L’UE “Open Borders” cercherà ovviamente di tenerlo nascosto, ma la realtà è che la mafia cinese gestisce fabbriche tessili italiane con decine di migliaia di immigrati clandestini che spediscono merci made in Italy in Cina e altrove». Perché per essere una vera fake news mancava solo l’allusione complottistica.

La fake news e il pubblico

La questione non è solo sulla bufala in sé. David Vance ha un forte seguito, soprattutto tra i sovranisti e gli aficionados dell’estrema destra britannica. Il proprio profilo Twitter, con tanto di spunta blu, è seguito da oltre 150mila persone e quel suo tweet è stato ricondiviso quasi 12mila volte (e ‘cuoricinato’ da 17mila persone) in poco più di 24 ore.

(foto di copertina: da Twitter)

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