Crisi del turismo come opportunità per le destinazioni italiane

05/06/2020 di VoloGratis

Viaggiare sicuri e nel rispetto delle regole sanitarie: è questo ciò che chiedono a gran voce i viaggiatori e gli attori del settore turistico. Ora più che mai abbiamo bisogno di chiarezza e di certezza. La pandemia da Covid-19 ha gettato il turismo in una crisi economica senza precedenti. Compagnie aeree, di navigazione e ferroviarie, strutture, tour operator e agenzie di viaggi si sono ritrovate di colpo a dover far fronte a cancellazioni, rimborsi ed emissioni di voucher. Il settore vacilla, per alcuni si avvicina lo spettro della liquidazione e del fallimento.

La fase 2 è ancora crisi per il turismo

Noi tutti chiusi in casa come da decreto a combattere la battaglia contro il nemico invisibile e ad attendere i dati giornalieri sui contagiati, i ricoverati, i guariti e i deceduti, con l’ansia di vedere apparire da un momento all’altro il premier Conte in diretta social con un altro decreto che ci avrebbe portati ancora più lontani dalla ripresa. Se per molti la Fase 2 significa riappropriarsi gradualmente della propria vita e della propria attività, non è purtroppo così per chi di mestiere vende sogni. Sì sogni, nell’accezione più bella del termine. Viaggiare è sognare a occhi aperti, è fuggire dalla routine, è scrollarsi di dosso lo stress ed è crescita personale e culturale. Non è un giochetto per bambini ricchi e viziati come qualcuno ci vuole far credere. Da questa quarantena ne usciremo tutti un po’ più poveri e più impauriti, con un forte impatto negativo sulla nostra propensione all’acquisto e allo spostamento. Ma come ci riavvicineremo al viaggio? Per quanto riguarda la mia idea sulle strutture ti rimando al mio precedente articolo, in questo voglio concentrarmi sulle destinazioni italiane lanciando una domanda provocatoria: e se questa crisi fosse un’opportunità per le destinazioni del nostro Bel Paese? No, non sto scherzando.

L’opportunità per le mete italiane

Con i dovuti distinguo regionali e locali perché ci sono alcune realtà che lavorano molto bene a livello di marketing, ma che si contano purtroppo sulla punta delle dita delle nostre due mani, per la stragrande maggioranza il motto “tanto alla fine i turisti arrivano lo stesso” dovrà essere d’ora in poi completamente rivisto. Te lo dice uno che di turismo ci vive e che di rapporti con gli enti italiani e stranieri ne ha tanti. Chissà quante volte avrai sentito pronunciare la frase “potremmo vivere di solo turismo”. Ci siamo, proviamoci! Non nascondiamoci, negli ultimi anni abbiamo assistito a un appiattimento della realtà turistica. Se fino a ieri il viaggiatore arrivava perché “l’Italia è bella”, e senza mettere in piedi grandi campagne promozionali, è arrivato il momento di cambiare atteggiamento. Ora le destinazioni devono cercarlo, attrarlo, rassicurarlo. C’è bisogno di reinventare il settore, c’è bisogno di rivedere completamente le attività di promozione sin qui messe in atto, dal pubblico al privato. Parlo dell’Italia intera, delle regioni, delle province, dei comuni, ma anche dei musei e dei siti archeologici. Il marketing deve essere visto come una grande opportunità per tutti.

Come far ridecollare il settore turistico

Siamo nel pieno dell’era digitale, bisogna comunicare utilizzando i nuovi mezzi (che tanto nuovi non sono) e cambiare il linguaggio con cui ci si rivolge, bisogna raggiungere il pubblico “dentro casa”, bisogna ispirarlo facendo leva sulle emozioni, e di modi per far vibrare le corde dell’animo di qualsiasi individuo l’Italia ne ha un’infinità: paesaggi, storia, arte, cultura, gastronomia, artigianato…solo per citarne alcuni. Il marketing dovrà però andare di pari passo con migliorie nei servizi altrimenti l’effetto boomerang sarà dietro l’angolo.
Togliamoci per un attimo di dosso il campanilismo e guardiamoci intorno. Facciamo un giro sulle pagine Facebook degli enti del turismo esteri, facciamo un salto sui loro siti web, guardiamo a come si approcciano al viaggiatore e a come lo fanno nei confronti degli operatori e della stampa. Prendiamo esempio, e diamo un valore diverso alla frase che almeno una volta tutti abbiamo pronunciato con stizza durante un viaggio estero: “loro sanno valorizzare anche due sassi”. Bene per loro, male per noi!

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