Saranno le “notizie certificate” a salvare il futuro dei telegiornali?
Dalla "proposta" di Fratelli d'Italia alla situazione, poco invidiabile, dei tg in onda sulle reti "tradizionali"
13/01/2024 di Redazione Giornalettismo
Notizie certificate e crisi dei tg. Due argomenti che, negli ultimi giorni, sono al centro del dibattito pubblico e delle riflessioni su ciò che attualmente appare sbagliato e quel che non è stato fatto per cercare di convincere i telespettatori a rivolgersi alle ormai ataviche fonti di informazioni tradizionali e non ai nuovi media. Tutto è partito dalla volontà di Fratelli d’Italia di aprire le porte a una certificazione delle news. L’idea (anche se parzialmente smentita, più nei toni che nelle reali intenzioni) dovrebbe far parte di un aggiornamento del Tumsar, il Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici. Ma ancora non sono state specificate le modalità e le soluzioni proposte.
Crisi dei tg e certificazione delle notizie, cosa accade
Un’iniziativa che sembra essere piuttosto strana, non tanto per l’obiettivo (ripulire l’informazione dai contenuti falsi e dalle fake news), ma per i proponenti. Non è un caso, infatti, che Lega e Fratelli d’Italia si siano (sempre) storicamente opposte a queste dinamiche, prendendo la parola dal pulpito sventolando la bandiera della “censura” e del “bavaglio”. Eppure, oggi, ci si trova di fronte a questo paradosso tutto italiano.
Di pari passo, c’è un altro fenomeno che necessita di un’accurata analisi: i telegiornali hanno sempre meno appeal sul pubblico. Ci sono molti numeri che confermano questa tendenza: i tg restano “l’abitudine” principale degli italiani che vogliono informarsi, ma questa paradigma registra (da anni) un calo vertiginoso. E a pagare son, per l’appunto, quegli spazi di notizie e informazione su tutte le emittenti: dalla RAI a Mediaset, passando per La7 e molte altre emittenti. Tutti i dati son in calo. Stesso discorso per tutti i cosiddetti “media tradizionali”: neanche le trasmissioni più al passo con i tempi (e neanche quelle “storiche”) riescono a tamponare l’emorragia di pubblico.
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