L’Oms lancia l’allarme Coronavirus: è come il terrorismo, anzi «è peggio»

11/02/2020 di Enzo Boldi

I casi di contagio al di fuori della Cina iniziano a preoccupare l’Oms che, già nella giornata di domenica, aveva lanciato l’allarme di una diffusione anche oltre Wuhan e la provincia dell’Hubei. Oggi, a margine del Forum globale di ricerca e innovazione di Ginevra, il direttore generale Ghebreyesus è tornato a calcare la mano sullo stato dell’emergenza, paragonando il Coronavirus al terrorismo. E, secondo lui, i suoi effetti e riflessi in tutto il mondo non sono secondi al terrorismo. Anzi, lo scenario sembra essere ancor peggiore e apocalittico qualora il problema venisse sottovalutato.

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«Abbiamo una finestra di opportunità adesso. Il tempismo è essenziale – ha detto il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus a margine del Forum globale di ricerca e innovazione di Ginevra -. Un virus può creare più sconvolgimenti politici economici e sociali di qualsiasi attacco terroristico: il mondo si deve svegliare e considerare questo virus come il nemico numero uno».

Il Coronavirus peggio del terrorismo

Un grido di allarme che racconta di numeri superiori alle vittime della Sars. Nella giornata di oggi, infatti, i dati dei morti da Coronvirus hanno superato quota mille e i contagi sono oltre 43mila. E la cifra delle persone guarite, in aumento negli ultimi giorni, non deve – secondo l’Oms – far abbassare l’attenzione attorno all’emergenza che non sembra essere più confinata all’interno della Cina.

Diciotto mesi per il vaccino

Il tasso di mortalità del Covid-19 – questo il nome tecnico del Coronavirus – si attesta, per il momento, al 2% dei contagiati. Un numero che può apparire basso, ma la seconda notizia della giornata non può indicare un grande ottimismo. Il vaccino, infatti, sarà pronto entro un anno e mezzo. Diciotto mesi, non prima, nonostante tutte le sperimentazioni – anche su alcune persone – delle ultime settimane.

(foto di copertina: da free commons Pixabay)

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