Coronavirus, a Wuhan ci sono 1290 morti in più rispetto a quanto ci avevano detto
17/04/2020 di Federico Pallone
La città di Wuhan, in Cina, ha rivisto a sorpresa i suoi numeri dei casi confermati e dei decessi da coronavirus. Secondo i risultati delle revisioni, il numero totale di casi confermati a Wuhan fino al 16 aprile è stato aumentato di 325, a 50.333, e il numero totale dei morti è stato aumentato di 1.290, arrivando a 3.869. In una nota, il quartiere generale per la prevenzione e il controllo dell’epidemia di Covid-19 di Wuhan ha dichiarato che le revisioni sono state effettuate conformemente alle leggi e ai regolamenti connessi, nonché al principio di essere responsabili della storia, del popolo e dei defunti. Questo, si legge nella nota, garantisce una divulgazione aperta e trasparente delle informazioni sull’epidemia da coronavirus in città, assicurando al tempo stesso l’accuratezza dei dati.
Il documento cita quattro motivazioni per giustificare le discrepanze tra le cifre:
1) Durante le fasi iniziali dell’epidemia, il crescente numero di pazienti contagiati ha travolto il sistema sanitario, mettendone a dura prova le capacità di ricovero. Alcuni pazienti sono deceduti in casa senza ricevere assistenza in ospedale;
2) Al culmine degli sforzi, gli ospedali locali hanno operato al di là delle proprie capacità e il personale sanitario si è preoccupato solo di salvare e curare i pazienti, con conseguenti ritardi, omissioni o errori nelle segnalazioni;
3) A causa del rapido aumento di ospedali designati per accogliere i pazienti positivi, compresi quelli gestiti dai ministeri, dalla provincia dello Hubei, dalla città di Wuhan e dai distretti municipali, quelli affiliati alle imprese, nonché i nosocomi privati e le strutture provvisorie, non tutte le istituzioni sanitarie risultavano collegate alla rete informatica dedicata all’epidemia e alcune non sono riuscite a comunicare i propri dati in tempo;
4) Le informazioni registrate su alcuni pazienti deceduti erano incomplete e vi sono state ripetizioni ed errori di segnalazione.
Secondo un funzionario del quartier generale municipale di Wuhan per la prevenzione e il contenimento dell’epidemia, alla fine di marzo è stato istituito un gruppo di ricerca per condurre una serie di indagini epidemiologiche, avvalendosi della tecnologia dei big data. Gli addetti, ha spiegato il funzionario cinese, hanno fatto ricorso alle informazioni disponibili sui sistemi online e hanno raccolto informazioni complete da tutte le località coinvolte dall’epidemia per garantire l’accuratezza, l’oggettività e la correttezza dei dati.
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