C’è qualcosa che Musk elogia e vuole salvare della gestione precedente di Twitter

Si tratta di Community Notes, meccanismo di moderazione crowdsourcing che Twitter stava sperimentando nell'ultimo anno. La ragione ha probabilmente a che vedere con gli inserzionisti

29/11/2022 di Ilaria Roncone

C’è qualcosa che Elon Musk sembra voler salvare della gestione precedente e rispetto al quale sembra essere entusiasta: Community Notes Twitter. Conosciuto precedentemente come Birdwatch, il nuovo modello di fact checking dei contenuti pubblicati sulla piattaforma sembra essere un meccanismo che Musk vuole favorire e far arrivare oltre la sperimentazione. Le ultime notizie ufficiali da Twitter è che il lavoro sull’algoritmo che regola il meccanismo di fact checking ha portato a un miglioramento nella gestione dei contenuti di bassa qualità.

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Come funziona Community Notes Twitter?

Il punto di questo meccanismo di fact checking corale che Twitter sperimenta già da diverso tempo è che le informazioni fuorvianti o estremamente di parte possono essere contestate con note che aggiungono un contesto mancante. Gli utenti, poi, possono valutare l’utilità di questa nota e – soprattutto nel caso di tweet molto diffusi come un contenuto di Elon Musk – le note migliori e considerate più utili dagli utenti saranno fissate in cima.


Un esperimento pilota che, per le sue caratteristiche, ha attirato l’attenzione di Musk stesso. In particolar modo, Musk ha lodato l’ultimo cambiamento annunciato da Twitter relativo al «punteggio» che gli utenti possono dare alle note più utili e alla garanzia di identificazione – frutto della modifica dell’algoritmo – delle «note di qualità più bassa», agendo anche su coloro che (volendo trollare il funzionamento stesso di Community Notes Twitter) proveranno a sfruttare la funzione per creare confusione.

Il tentativo di tranquillizzare gli inserzionisti

Lo strumento di verifica crowdsourcing punta sulla collaborazione degli utenti e li mette al centro della determinazione della qualità di una nota, il che significa che non sarà Twitter l’attore protagonista. Questo annuncio del cambio di algoritmo sembra puntare a mostrare agli inserzionisti – che stanno fuggendo da Twitter per non ritrovarsi a pubblicizzare il proprio marchio in un ambiente pineo di contenuti e linguaggio violenti e di disinformazione – l’abilità nella moderazione e l’affidabilità di Twitter anche ora che Musk è al timone e ha scelto di fare tagli notevoli al team che si occupa di moderare i contenuti diffusi sulla piattaforma.

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