Tasse, dalla prossima denuncia dei redditi ognuno potrà vedere come lo Stato spende le sue tasse

Ce lo chiediamo sempre un po’ tutti. Dove vanno a finire le migliaia di euro di tasse che versiamo ogni anno? Nell’ambito di un’operazione trasparenza dell’Agenzia delle Entrate, andando a fare la precompilazione della prossima denuncia dei redditi ogni contribuente avrà la possibilità di scoprirlo in maniera semplice e veloce. Nel cassetto fiscale di ogni contribuente, infatti, ci sarà un cassetto da aprire per verificare l’entità dei propri versamenti. Quella domanda tipica, “dove vanno a finire i soldi che versiamo allo Stato?”, troverà quindi una specificare risposta per ognuno dei lavoratori che vorranno informarsi facendo la dichiarazione dei redditi.

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La maggior parte delle tasse versate in Italia va per pensioni, sanità e scuola

Vediamo, nel dettaglio, la divisione percentuale delle tasse che versiamo allo Stato. In cima alla lista – e non è una sorpresa – ci sono i soldi versati per le pensioni: il 21% dei versamenti Irpef viene destinato al pagamento delle pensioni; al secondo post troviamo la sanità, con il 20% delle tasse versate a questo scopo; per l’istruzione va l’11% di quello che versiamo allo Stato. Scendendo dal podio troviamo: 8,9% delle tasse per sostenere difesa, ordine pubblico e sicurezza, il 6,09% versato a favore di economia e lavoro, il 4,8% nelle casse dei trasporti, il 2,4% va alla protezione dell’ambiente e il 2,2% a cultura e sport.

Ognuno saprà esattamente quanto mette per finanziare ogni campo

Come si vede dal documento esplicativo del nuovo meccanismo pubblicato dall’Agenzia delle Entrate, ognuno potrà vedere quanto ha versato nell’anno precedente e la cifra esatta per le imposte in ogni settore. Oltre a comprendere l’esatta entità dei soldi versati allo Stato questa nuova consapevolezza sarà sicuramente utile ai cittadini per capire in cosa spendiamo troppo o in cosa non spendiamo abbastanza – ad esempio quel 2,4% investito per la protezione dell’ambiente, che può sembrare un po’ poco di questi tempi -. I cittadini potranno così essere più informati sul sistema di tassazione dello stato – sia a livello generale che nel caso specifico -, potendo così anche valutare le proposte dei partiti in questo senso quando sarà il momento di andare a votare.

 

 

 

(Immagine dal documento dell’Agenzia delle Entrate)

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