Il destino di Zanardi: «I miglioramenti saranno lenti, ma i peggioramenti potrebbero essere improvvisi»

29/07/2020 di Redazione

L’analisi fatta da Roberto Gusinu, direttore sanitario del policlinico delle Scotte di Siena, non è – è meglio specificarlo in partenza – una diagnosi sulla base dell’osservazione delle recenti vicende legate al percorso di guarigione. Come sta Zanardi? Si tratta, piuttosto, di un’ipotesi di scuola, legata alle normali procedure da seguire e alle reazioni di pazienti che si trovano nelle sue condizioni.

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Come sta Zanardi, le ultime novità sulla sua riabilitazione

«Come ho avuto modo di dire nei giorni scorsi – ha detto Gusinu -, nel caso di Alex Zanardi i miglioramenti si ottengono dopo molto tempo, i peggioramenti possono arrivare improvvisamente. Maggiore è la situazione di pericolo, più possono esserci rischi di eventuali infezioni».

Dunque, sembra essere questo il destino a cui dovrà andare incontro Alex Zanardi nelle prossime settimane: miglioramenti che potranno essere evidenti soltanto nel lungo periodo, mentre i peggioramenti e le situazioni di pericolo, vista la fragilità attuale, possono essere sempre dietro l’angolo. Ovviamente, il discorso del direttore sanitario dell’ospedale di Siena che ha ospitato e curato Zanardi nel primo mese dopo l’incidente del 19 giugno non prende in considerazione la tempra del paziente e la reazione del singolo alle cure a cui è sottoposto.

Come sta Zanardi, la valutazione oggettiva del medico di Siena

Una valutazione oggettiva, come quelle a cui si fa ricorso in medicina, senza lasciarsi coinvolgere troppo dalle emozioni. Del resto, l’ultimo mese di Alex Zanardi ci ha mostrato che le cose potrebbero andare proprio così. È stato sottoposto a tre operazioni chirurgiche a Siena, poi è stato trasferito in un centro di riabilitazione del Lecchese e poi è stato trasferito di nuovo in un ospedale, al San Raffaele di Milano, dove ha subito un quarto intervento. Percorso lungo.

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