Avete presente il «cinghiale sul materasso a Roma»? Non era a Roma

Il debunking di Paolo Attivissimo su Twitter

17/03/2021 di Redazione

Quando si crocifigge la rete per le bufale che veicola, bisogna sempre evitare di fare di tutta l’erba un fascio. Anche perché esiste rete e rete ed esistono giornali e giornali. Ovviamente, c’è il web delle fake news, quello che trasmette informazioni false, quello delle catene su WhatsApp, ma c’è anche il web dei debunker, di quelli che “vivisezionano la notizia” (a noi era molto piaciuta la definizione che Pietro Senaldi – proprio lui, incredibile! – aveva dato di David Puente, chiamandolo “entomologo della notizia”). Vi ricordate la storia del cinghiale sul materasso a Roma? Bene, attraverso il suo account Twitter, Paolo Attivissimo – giornalista informatico e cacciatore di bufale (come da bio) – ci spiega perché quella fotografia non può essere contestualizzata nella Capitale.

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Cinghiale sul materasso a Roma? No

Paolo Attivissimo ha illustrato una delle armi principali del debunker, ovvero la ricerca inversa attraverso immagini. Il giornalista lo ha fatto attraverso TinEye, ovvero il “motore di ricerca delle immagini”, che contribuisce a ricercare, nel web, una fotografia che – magari – viene riproposta out of the context sui social network. Vista la fama di “Roma, città dei cinghiali”, qualcuno su Twitter – dove l’immagine era diventata virale – aveva collegato lo scatto alla capitale.

Attraverso TinEye, Paolo Attivissimo è riuscito a ritrovare una fotografia con un angolo molto più ampio, che mette in mostra anche altri dettagli, come le targhe delle automobili parcheggiate o le scritte sui cassonetti dei rifiuti. Non sembra si tratti di targhe o scritte in italiano. In più, la foto si accompagna a un articolo del 13 marzo 2021 del Times of Israel che parla dello scatto effettuato ad Haifa, ai piedi del Monte Carmelo. All’interno dello stesso articolo, si vedono anche altre fotografie riferite allo stesso cinghiale, nello stesso contesto (con un cassonetto arancione e il materasso incriminato):

Il debunking si è reso necessario perché la foto è diventata oggetto di articoli per diverse testate, tra cui il Fatto Quotidiano.

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