La bufala in prima pagina del Giornale sullo ius soli «cittadinanza facile per immigrati»

Ogni occasione è buona per agitare spettri che non esistono: stampa italiana, altro giro altra occasione persa

15/03/2021 di Gianmichele Laino

Dicevamo dei giornali che fanno titolismi esagerati. Ne abbiamo parlato, la scorsa settimana, a proposito della campagna mediatica sul vaccino Astrazeneca, con evidenti distorsioni allarmistiche legate a casi sporadici di situazioni la cui correlazione con la somministrazione è stata già esclusa o, al massimo, è tutta da dimostrare. Oggi, sempre dai giornali cartacei – quelli che non hanno l’esigenza di battere la notizia in tempo reale, che si possono prendere qualche ora in più per approfondire, verificare, correggere le informazioni date – arriva un’altra deviazione: la bufala ius soli come cittadinanza semplificata per gli immigrati.

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Bufala ius soli come “cittadinanza facile” sul Giornale

Il Giornale, nella sua edizione del 15 marzo, decide di fare un titolo eccessivo, cogliendo l’occasione del discorso fatto il giorno precedente da Enrico Letta all’assemblea del Partito Democratico che gli ha affidato il mandato della segreteria dem. L’ex presidente del Consiglio, infatti, ha affermato: «Io sarei molto felice se il governo di Mario Draghi fosse quello in cui dar vita alla normativa dello Ius soli, una norma di civiltà».

Quando un esponente di un partito di centro-sinistra mette al centro della propria agenda il tema dello ius soli, com’è noto, le varie espressioni della destra (dalla politica, fino alla stampa che segue quella linea) utilizza puntualmente toni esagerati per attaccare la misura. Il Giornale, e qui veniamo alla bufala, parla di «cittadinanza facile per immigrati». Come se si trattasse, insomma, di un passaggio agevolato per permettere ai migranti di ottenere subito i diritti (e i doveri) che spettano ai cittadini italiani.

Il fatto dello ius soli come cittadinanza facile era stato già messo in evidenza, nella giornata di ieri, da Matteo Salvini:

Dunque, anche il leader della Lega si rende protagonista della diffusione di una fake news. Lo ius soli è quanto di più distante dalla cittadinanza agevolata. Si tratta di una norma – adottata in decine di Paesi del mondo, compresi gli Stati Uniti – che prevede ai bambini nati sul territorio di uno Stato di acquisire automaticamente la cittadinanza di quello stesso Stato. Nessun percorso agevolato, ma una norma di buon senso e di civiltà: ciascuno dovrebbe essere cittadino del posto in cui nasce.

Soprattutto, non si può definire tecnicamente un migrante (anzi, un immigrato, secondo la terminologia utilizzata da Matteo Salvini e dal Giornale), un bambino che nasce su territorio italiano. Se nasce in Italia, da dove emigra? Dunque, non c’è nessun percorso agevolato, nessuna scorciatoia e nessun procedimento facilitato per quanto riguarda i migranti, quando si parla di ius soli. Le norme per ottenere la cittadinanza, per quanto riguarda le persone che arrivano nel nostro Paese, non verrebbero modificate. Semplicemente si introdurrebbe un atto di civiltà per quei bambini che nascono in Italia, che frequentano le scuole italiane, che si confrontano con loro coetanei italiani. È una azione logica o una «cittadinanza agevolata»?

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