Ci sono degli influencer che hanno venduto il loro volto al chatbot AI di Meta

Tra le persone che hanno venduto il volto a Meta perché potesse dare al suo nuovo chatbot AI le loro sembianze ci sono anche personaggi con un seguito nutrito sui social

19/10/2023 di Redazione Giornalettismo

Parlando di pratiche di vendita da parte degli influencer e dei personaggi che sui social hanno collezionato un grosso seguito, c’è un recente fenomeno che ha catalizzato l’interesse di molte persone e che ci aiuta a tratteggiare una delle direzioni che sta prendendo il mondo di internet con l’avvento dell’intelligenza artificiale. Nell’ambito della creazione voluta da Meta di chatbot virtuali con volti e carattere, ispirati alle celebrità, ci sono una serie di influencer e personaggi pubblici che hanno scelto di vendere i loro volti all’azienda così da poter creare personaggi virtuali a loro ispirati.

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I chatbot di Meta con una loro personalità grazie all’AI

La tiktoker Charli D’Amelio, Kendall Jenner, Mr Beast, Snoop Dog, Paris Hilton, Dwyane Wade: sono questi alcuni dei personaggi pubblici che hanno venduto i loro volti a Meta – che ha pagato 5 milioni di dollari – per la creazione di personaggi che prendano le loro fattezze e che possano interagire con gli utenti. Si parla, in tutto, di 28 chatbot con un personalità propria: c’è Coco, ispirata a Charlie D’Amalio, che prende il soprannome di “Dancing Queen”. Quando conviene interpellarla? Per avere consigli su coreografie, musica e tutto quello che riguarda la danza in generale. C’è Bru, che prende il volto del giocatore di football americano Tom Brady, nei panni di un commentatore sportivo spiritoso. MrBeast, la nota star di Youtube, assume il ruolo di «fratello maggiore».

Come funzionerà l’interazione?

Lo scopo di Meta è quello di far pensare all’utente di stare parlando con qualcuno che conosce: «Abbiamo collaborato con icone culturali e influencer per riprodurre e incarnare alcune di queste intelligenze artificiali. Si può pensare a queste IA come a un nuovo cast con storie uniche», ha fatto sapere l’azienda. Nella chat con il chatbot AI di turno comparirà il suo volto e questo volto, a seconda della conversazione che si ha con lui, cambierà espressione e farà diversi commenti: «Si tratta di intrattenimento, e l’obiettivo è aiutarvi a connettervi con le persone intorno a te, aiutandovi a realizzare le cose che desideri», ha spiegato l’azienda parlando dello scopo di questa nuova funzione che, ovviamente, punta a coinvolgere gli utenti ancora di più affinché il tempo trascorso utilizzando i servizi di Meta sia quanto più possibile.

Si apre qui la parentesi delle relazioni parasociali in fase di sviluppo, con la possibilità concreta data a un utente di “chiudersi” in un mondo in cui sembra parlare realmente con una celebrità in carne e ossa vista l’incredibile somiglianza. I rischi, soprattutto per una platea giovane, sono tanti – a partire dal fatto che, complice l’atteggiamento accomodante e gentile dei chatbot, qualcuno possa preferire interagire con loro invece che con le persone nel mondo reale -. I chatbot di Meta hanno dei profili social proprio per aumentare il livello di interazione con gli utenti e la prossima fase, secondo quanto affermato dall’azienda, sarà quella di rendere possibile per ogni utente creare il proprio chatbot che funziona con l’AI.

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