Il centro estivo chiuso in zona Casilina perché due bambini sono positivi al coronavirus

Fanno parte dello stesso nucleo familiare i due bambini che fanno riferimento all’Asl Roma 2 che al momento si trovano ricoverati all’ospedale Bambin Gesù della Capitale a causa del coronavirus. I due minori frequentavano un centro estivo in zona Casilina che, per questo motivo, è stato chiuso: tutte le famiglie dei bambini che partecipavano alle sue attività e tutti gli operatori del settore sono sottoposti a profilassi e stanno completando – come ha ricordato in una nota la Regione Lazio – i test sierologici.

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Centro estivo Casilina, due bambini positivi al coronavirus

I due minori fanno parte dei sei casi a Roma (nella giornata di ieri c’erano stati 11 casi in tutto nella Regione Lazio) fatti registrare il 2 luglio. Per quanto riguarda la Capitale, inoltre, sempre in zona Casilina si è registrata la chiusura di un ristorante, collegata a questa mini catena di contagio. Per lo stesso motivo e per evitare qualsiasi situazione fuori controllo, la Regione Lazio sta contattando tutte le persone che hanno partecipato a una cena di fine anno scolastico lo scorso 26 giugno, in modo tale da completare l’esame epidemiologico.

Per quanto riguarda la Asl Roma 3, invece, continua a fare effetto il focolaio del ristorante bistrot di Fiumicino, con un altro paziente contagiato. Ma la situazione che in queste ore andrà monitorata più di tutte – soprattutto per il coinvolgimento di tante famiglie con bambini al di sotto dei 18 anni – resta quella della zona Casilina.

Centro estivo Casilina, le parole dell’assessore Alessio D’Amato

Le parole dell’assessore alla Sanità Alessio D’Amato sono state piuttosto indicative per quanto riguarda la descrizione della situazione nella giornata di ieri. Ha affermato che sta notando un certo rilassamento nei comportamenti, riguardo alle precauzioni da prendere per il coronavirus, invitando i cittadini a rispondere sempre in maniera virtuosa ai consigli e alle prescrizioni che le istituzioni hanno dato fino a questo momento. Nella giornata di oggi, in seguito ai monitoraggi effettuati, potremo capire se in città si può parlare di un nuovo focolaio dopo quello dell’ospedale San Raffaele e quello nelle palazzine occupate della Garbatella.

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