La storia del secondo focolaio in pochi giorni a Roma, questa volta in un palazzo occupato

13/06/2020 di Redazione

Il Lazio è tra le regioni che sta facendo aumentare, nell’ultima settimana, il suo indice di contagio Rt. Insieme alla Puglia e alla Lombardia, infatti, è una delle tre regioni che attesta i suoi valori a 0,9 al limite della soglia critica. Questo, in gran parte, è dovuto allo sviluppo di due focolai di coronavirus a Roma, in due situazioni completamente diverse. Se ormai è noto il caso dell’Irccs San Raffaele nel quartiere della Pisana (che ha provocato in tutto 99 contagi, con 5 decessi di conseguenza), spunta anche una nuova situazione nel quartiere della Garbatella, all’interno di un palazzo occupato.

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Focolaio Roma, il caso dello stabile alla Garbatella

Ci sarebbero 12 nuovi malati Covid-19 nella struttura di piazza Attilio Pecile, uno stabile abbandonato che è stato successivamente occupato. Tutto è nato da un paziente di origini peruviane che ha prima esteso il contagio alla sua famiglia e poi alle altre persone dello stabile. In ogni caso, il numero di persone contagiate è frutto di una approfondita indagine epidemiologica dell’Asl locale, che ha fatto tamponi a tappeto e che ha già identificato tutte i positivi.

Questa operazione ha portato a una successiva smentita da parte della Asl 2 del Comune di Roma, che ha dichiarato che la situazione, al momento, sia sotto controllo: «Nessun focolaio nello stabile di Garbatella – si legge nel comunicato -. La situazione è attenzionata dalla Asl Roma 2, la famiglia con il minore positivo si trovano già presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro. Sono stati eseguiti i tamponi e i test sierologici a tutti i presenti della struttura e al momento la situazione è monitorata con la collaborazione delle Forze dell’ordine». Quest’ultimo passaggio indica il fatto che il palazzo alla Garbatella è completamente isolato e transennato, monitorato dalle Forze dell’ordine.

(FOTO di piazza Attilio Pecile, da Google Maps, repertorio)

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