Facebook dice di aver bloccato i post contro il governo indiano «per errore»

Facebook India ha giustificato il blocco dell'hastag #ResignModi dicendo che è stato fatto per sbaglio

29/04/2021 di Ilaria Roncone

La situazione Covid che sta vivendo l’India nell’ultimo periodo è nota a tutti. Solo nelle ultime 24 ore sono stati registrati 3.645 decessi e 375mila infettati nuovi infettati per un totale di 18,3 milioni di casi totali nel paese. Sia Twitter che Facebook sono stati accusati di aver assecondato la richiesta del governo indiano – classificabile come censura – di oscurare e bloccare una serie di contenuti che criticavano la gestione della pandemia da parte dell’amministrazione di Narendra Modi. Facebook ha risposto all’accusa e ha ammesso di averlo fatto ma, stando a quanto dichiarato, la censura Facebook India sarebbe stata frutto di un errore.

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Censura Facebook India, il governo indiano non c’entrerebbe

Così come è successo su Twitter anche su Facebook, nella giornata di ieri, gli utenti hanno provato a visualizzare i contenuti veicolati da un hashtag che chiedeva le dimissioni del primo ministro indiano. Il tentativo ha restituito che Facebook stava temporaneamente nascondendo i post per garantire la sicurezza della comunità e – secondo quanto riporta Buzzfeed News – non è stato possibile visualizzare i contenuti per almeno tre ore. I contenuti veicolati tramite l’hashtag #ResignModi sono tornati disponibili e Facebook ha dato la sua versione di quanto accaduto.

Hashtag bloccato «per errore» e non sotto richiesta del governo

Secondo quanto riferitodall’azienda di Menlo Park non ci sarebbe una richiesta del governo indiano assecondata dietro questo blocco, si tratterebbe di un errore: «Abbiamo temporaneamente bloccato questo hashtag per errore, non perché il governo indiano ci abbia chiesto di farlo, e lo abbiamo già ripristinato». Il blocco sarebbe da imputare ad alcuni dei contenuti veicolati dall’hashtag, seppure Facebook non abbia specificato quali. Nel caso di Twitter, invece, la scelta di nascondere i tweet critici nei confronti di alcuni funzionari del governo era stata presa dopo aver ricevuto un ordine di emergenza da parte del governo.

Il ruolo di social come Twitter e Facebook, ancora una volta, si rivela decisivo quando nei paesi ci sono rivolte o proteste contro i poteri governativi. Stavolta, data la grande confusione, il mondo non può ignorare la situazione in India e le azioni di Facebook nel paese sono sotto la lente di ingrandimento tanto quanto quelle fatte per sedare le rivolte di Capitol Hill.

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