Il tentativo di Salvini di cavalcare la «svolta politica» di Fedez

Il leader della Lega ha chiesto al rapper di prendere un caffè insieme per parlare del ddl Zan

29/04/2021 di Gianmichele Laino

Non poteva non notarlo anche lui. Matteo Salvini, attento fruitore dei social network, che ha costruito il proprio consenso politico a suon di dirette su Facebook e su Instagram, che continua a diffondere i suoi messaggi a social unificati, non poteva non accorgersi dell’impegno che Fedez, nell’ultimo periodo, sta mettendo nell’analisi dei fatti politici. E allora – si sarà chiesto – perché non provare a cavalcare questa possibilità? Proprio ieri succede che Salvini invita Fedez a prendere un caffè insieme per parlare di diritti civili e – inevitabilmente – di ddl Zan.

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Salvini invita Fedez a prendere un caffè

Fedez non ha usato parole al miele nei confronti degli esponenti leghisti. Lo ha fatto criticando la gestione sanitaria dell’emergenza Covid in Lombardia (la giunta della regione è a trazione leghista), lo ha fatto perché il ddl Zan è stato bloccato per diverso periodo – dopo la sua approvazione alla Camera – prima della sua calendarizzazione in Senato. Soprattutto su questo ultimo punto, hanno avuto ampia cassa di risonanza gli attacchi del rapper e influencer (soprattutto via Instagram) al leghista Andrea Ostellari, che nelle ultime ore si è distinto anche per aver rivendicato il ruolo di relatore del provvedimento (in quanto presidente della Commissione Giustizia ed esponente dell’attuale maggioranza di governo).

Nella giornata di ieri, Fedez ha criticato anche l’iniziativa di Matteo Salvini di promuovere una raccolta firme per l’abolizione del coprifuoco (una situazione davvero kafkiana, che alimenta il gioco delle parti di un esponente della maggioranza che, invece, continua a comportarsi come se fosse all’opposizione), scrivendo un tweet piuttosto polemico: «La cosa interessante è questa: quando loro raccolgono 99mila firme è una grande vittoria, quando dall’altra parte ci sono quasi mezzo milione di firme pro ddl Zan se ne fregano altamente. Tragicomico».

La lettera di Salvini a Fedez

Matteo Salvini, evidentemente, ha colto la palla al balzo e ha provato ad aprire il dialogo con Fedez, invitandolo a prendere un caffè per discutere del tema:

«Caro Fedez – ha scritto il leghista –, non solo ti ammiro come artista, ma ti ringrazio come cittadino, per i generosi contributi che hai dato per la costruzione dell’Ospedale anti-Covid in Fiera a Milano e per aiutare i lavoratori dello spettacolo in difficoltà. Non è tempo di polemiche ma di ricostruzione, per cui sarei ben contento di incontrarti per parlare di diritti, lavoro e libertà. Chi discrimina, insulta o aggredisce in base al colore della pelle, all’aspetto fisico o alle scelte in amore è un cretino e va punito. Senza togliere a nessunola libertà di pensare che un bimbo abbia diritto ad avere una mamma e un papà e che l’utero in affitto sia una barbarie sulla pelle delle donne. Sperando che tu possa firmare a sostegno della nostra battaglia di libertà #nocoprifuoco, come altri 119.312 cittadini hanno già fatto in soli 3 giorni, ti saluto in attesa di conoscerti». 

La lettera di Matteo Salvini ha creato non poche divisioni all’interno dei fan del cantante e ha rapidamente alimentato il giro delle polemiche. Fedez ha fatto una diretta insieme al deputato del Partito Democratico Alessandro Zan per spiegare il ddl contro l’omofobia che porta il suo nome e per smentire tutte le fake news che circolano sul suo conto. Sembra difficile che possa accettare un confronto con Matteo Salvini. Che, da parte sua, non vuole perdere l’occasione di posizionarsi in quella che sembra – sempre di più – la corsa degli influencer verso un posto al sole nella politica italiana.

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